Tre romanzi molto diversi tra loro per epoche (seguono piccole schede), stili narrativi e scrittura.
Le opere vincitrici.
Il romanzo vincitore, Le tre vite di Giuseppe Ferrari, ci proietta nel futuro, un futuro in cui distopicamente un muro separa definitivamente i ricchi dai poveri in un nuovo assetto geo-politico, ma senza dimenticare i “ruggenti” anni 80 e i 90 da cui quel muro si è generato, e in cui l’industriale Giuseppe Ferrari, cinicamente scala e conquista il mondo globalizzato della finanza; Palestra Italia fa un salto indietro, fino agli anni dell’immediato dopoguerra, in una dolce ma sconquassata Castellammare di Stabia, dove gli epigoni del fascismo tardano a morire intrecciando rapporti con il malaffare. Siamo invece nel quattrocento con il romanzo di Lucio Leone, Il miracolo del diavolo, un tempo ancora sospeso tra i fuochi dell’Inquisizione e i processi alle streghe e il timido affacciarsi di una cultura più laica e dai colori meno foschi.