Garanzia Giovani nel mirino dei cinque stelle


Il Movimento Cinque Selle denuncia le irregolarità nel programma Garanzia Giovani siciliano
Il Movimento Cinque Selle denuncia le irregolarità nel programma Garanzia Giovani siciliano

«In Sicilia il programma è un vero fallimento»

«Garanzia Giovani in Sicilia, una regione ad altissima disoccupazione giovanile, nasconde purtroppo diversi problemi, tra i quali: mancanza di trasparenza nei processi d’implementazione, scarsità nei controlli e ritardi nei pagamenti. La visita ufficiale del Parlamento europeo, proposta dagli eurodeputati del Movimento 5 Stelle, nasce proprio dalla necessità di mettere in luce le criticità dell’applicazione del programma, al fine di evitare speculazioni ai danni dei giovani disoccupati».

È la denuncia che arriva dagli eurodeputati del Movimento 5 stelle Marco Valli e Laura Agea al termine della visita ispettiva a Catania e Messina, insieme alla Commissione Controllo dei Bilanci e a rappresentanti della Corte dei Conti. L’obiettivo era far emergere eventuali problematiche legate all’attuazione del programma “Garanzia Giovani” nell’isola.

E le delusioni non sono mancate.

«Dalle visite che abbiamo effettuato in questi giorni in Sicilia, dobbiamo denunciare che purtroppo Garanzia Giovani non porta risultati tangibili in termini di creazione di nuovi posti di lavoro, dato confermato anche dalla relazione della Corte dei Conti europea – aggiungono i cinque stelle -. Per questo motivo, secondo noi, il programma va rivisto, orientandolo al conseguimento di risultati concreti per aumentare l’occupazione in sinergia con lo sblocco degli investimenti pubblici».

«Ci sono anche gravi problemi amministrativi e burocratici, che impediscono ai ragazzi di ricevere i pagamenti per il lavoro svolto. A oggi, dopo aver chiesto spiegazioni alle autorità nazionali, regionali, ai centri per l’impego, all’Inps, non abbiamo ancora capito il motivo del ritardo nei pagamenti. I giovani, però, hanno lavorato regolarmente e, oltre a non aver percepito alcuna retribuzione, spesso hanno dovuto anticipare di tasca propria le spese per il trasporto e il vitto: una vera e propria vergogna, ancora di più in un Paese nel quale chi governa percepisce stipendi e rimborsi d’oro».