Hollande annuncia creazione della guardia nazionale con i riservisti
ROMA – Ancora sotto choc per i due ultimi attentati sul lungomare di Nizza e alla chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, la Francia prova a correre ai ripari e per contrastare la minaccia del terrorismo parte dal rafforzamento dei sistemi di sicurezza. In un Paese sconvolto, dove in questi giorni il dibattito è incentrato sull’opportunità o meno di pubblicare ciò che riguarda il terrorismo e sul rispetto delle libertà dopo la proroga dello stato di emergenza, a fare il primo passo è stato il presidente Francois Hollande che ha annunciato ieri la creazione di una guardia nazionale. Il compito del corpo formato da riservisti sarà quello di aiutare le altre forze di sicurezza nel contrasto al terrorismo. “Le modalità di formazione e la ripartizione delle forze di protezione sul territorio francese saranno definite in concertazione con l’insieme degli attori” ha spiegato una nota dell’Eliseo. La risposta dei francesi non si è fatta attendere e le richieste di adesione hanno già raggiunto quota 2500. Cifra destinata ad aumentare, come ha spiegato il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, sull’onda emotiva dell’ultimo attacco perpetrato nel piccolo centri vicino a Rouen.
Attacco alla chiesa: 007 francesi di nuovo sotto accusa
L’intelligence francese finisce ancora una volta sotto accusa dopo l’attacco alla chiesa avvenuto martedì mattina a Saint-Etienne-du-Rouvray, cittadina nei pressi di Rouen, da parte di due estremisti islamici che hanno preso in ostaggio sei persone prima di uccidere Jacques Hamel, il sacerdote che in quel momento stava officiando la Messa. Gli autori del primo attacco del terrorismo in un luogo di culto in Europa, entrambi uccisi nel blitz delle teste di cuoio francesi, erano entrambi schedati dagli 007 come potenziali terroristi. Ieri, inoltre, i media francesi hanno parlato di un avvertimento dell’intelligence turca ignorato da Parigi sulla pericolosità di uno dei due assalitori: lo scorso 29 giugno era stato fermato in Turchia, mentre voleva raggiungere la Siria, e rispedito in Francia. Gli 007 di Ankara avevano avvertito i colleghi francesi che l’uomo era pronto a compiere attentati Oltralpe.