Sondaggio Swg: partito azzurro al 13,7%. Ora si aprono nuovi scenari nel centrodestra
ROMA – La ventata di novità portata dall’investitura di Stefano Parisi ai posti di comando di Forza Italia per l’operazione restyling ordinata da Silvio Berlusconi ha già sortito i primi effetti. Il partito del Cavaliere, stando agli ultimi sondaggi, avrebbe ripreso vigore e secondo Swg si è portato vicino alla soglia del 14% del gradimento. Un balzo in avanti non di poco conto se si considera che per diversi mesi Forza Italia è stata ampiamente sotto alla Lega Nord, quanto a percentuali nei sondaggi. Il Carroccio, dal canto suo, è stabile al 13%, cifra attorno alla quale oscilla ormai da settimane. Un segnale che evidenzia come difficilmente il movimento di Salvini può ambire a percentuali superiori se non sfruttando l’onda emotiva di temi particolari, come l’immigrazione e la sicurezza, diventati il cavallo di battaglia del popolo leghista. Il sorpasso alla Lega di Forza Italia dopo la nomina del manager Parisi, ex candidato sindaco a Milano sconfitto al ballottaggio dello scorso 19 giugno da Beppe Sala, potrebbe così riaprire i giochi per la leadership del centrodestra. Berlusconi fuori causa per motivi di salute e il caos dentro al partito dell’ultimo anno hanno fatto finora il gioco di Salvini, chiamato però ora a districarsi con la rinascita degli azzurri. Se il 13,7% dell’ultima rilevazione Swg di giovedì dovesse essere confermato, o incrementato, nelle prossime settimane è evidente che i rapporti di forza all’interno dell’area di centrodestra sono destinati a cambiare profondamente. L’asse Lega Nord-Fratelli d’Italia che finora ha dominato la scena, rifiutando ogni apertura verso la componente moderata del Nuovo centrodestra di Alfano, potrebbe vedere scalfite le proprie certezze dalla rimonta di Forza Italia. Il partito di Berlusconi, dopo essere stato ai margini del dibattito interno al centrodestra vista la posizione meno forte rispetto al passato, potrebbe riacquistare quel peso decisionale che finora le era sfuggito di mano. Magari riallacciando i fili proprio con i fuoriusciti che ora appoggiano il governo Renzi come va ripetendo da tempo il capogruppo di Forza Italia, Paolo Romani. A patto che ci sia una rottura con l’Esecutivo. Le acque all’interno del centrodestra, dunque, continuano ad essere agitate ma l’elemento novità sembra intraverdersi all’orizzonte. Con il referendum sulle riforme costituzionali che si avvicina il compito di Parisi non si presenta come dei più facili. Ma dare nuova linfa ai forzisti e provare a riunire il centrodestra sotto un unico tetto sono le uniche possibilità, in caso di un ritorno alle urne anticipato, per tornare a governare il Paese al posto del Partito democratico e del Movimento 5 stelle.