Agriturismo: la vacanza che piace alle famiglie


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Agriturismo vuol dire educare al rispetto della natura nel corpo e nella mente

ROMA – C’è chi passa le proprie vacanze pensando a grandi mete, c’è chi si programma la vacanza alternativa sfidando pericoli impossibili per risvegliare l’adrenalina pronta a scaricare le tensioni accumulate undici mesi all’anno. Mentre c’è chi attende di passare i giorni di ferie serenamente in un posto lontano dal tran tran metropolitano. Si legge agriturismo ma si recepisce tranquillità, quiete armonica, relax spirituale, accompagnati rigorosamente da piatti che esaltano la tradizione.

“Mangia come parli”

Cibi ormai diventati una carta d’identità dei luoghi-rifugio di chi ha bisogno di buttarsi a capofitto nella cultura contadina e condividerne quelle regole naturali senza fronzoli. I piatti tipici sono sempre più ricercati dai metropolitani abituati ai pasti free che nulla hanno a che vedere con le pietanze della nonna che con le sue manine sapienti porta ai commensali prelibatezze popolari. Per fortuna che hanno lasciato una sostanziosa eredità di cui andarne fieri. Nessun saggio o manoscritto, un passa parola arrivato ai nostri giorni con le ricette che ci raccontano di terra madre e di appartenenza storica.

Agricoltura e agriturismo: un binomio vincente

Anche l’agricoltura ha assunto un ruolo sociale. Tanti, studiosi ne hanno visto il luogo della dimensione vitale e un aspetto dell’homo sapiens “green”. Il dato più interessante è che tra i desideri nascosti degli italiani ci sarebbe proprio quello di tornare a vivere in campagna (il 32,7%) o comunque avere uno spazio rurale dove poter produrre cibo (il 31,7%). Oggi nelle aziende agrituristiche si possono fare mini corsi per imparare a potare, fare un orto, gestire la proprietà rurale e vivere una vita a stretto contatto con la natura. Trascorrere un periodo in agriturismo è dunque una scelta completa. Chi lo ha fatto dice che ha sentito fermare il tempo perché quella in agriturismo è la vacanza alternativa che rivaluta l’uomo e lo rende amico del mondo che lo circonda.