Qui il tempo sembra essersi fermato, non è un sogno, è reale. Questa è anche la Calabria
Grazie alle emissioni in aria, bassa densità di popolazione e al clima favorevole, la Sila diventa un pianeta sconosciuto fatto di aria più pulita.
Ci sono poche realtà nel mondo in cui si può dire che l’aria è pulita, pura, senza condizionamenti atmosferici che sono le sostanze nocive al nostro corpo. Pensare che solo venti siti sono i più immacolati nell’universo e sono quelli dove si respira l’aria incontaminata. Tra i favoriti la Calabria, la Regione che ha la fortuna di avere il paradiso terrestre nella bella Sila, il Parco Nazionale. Siamo all’interno del patrimonio boschivo, località Tirivolo, 1800 metri circa di altezza, appartiene al comune di Zagarise, provincia di Catanzaro. Nasce negli anni trenta, nella valle del Tacina una delle parti forestali più pregiate della Sila, abitata da alberi secolari che poi vennero tagliati all’inizio del 900.
Il Parco più grande del mezzogiorno, siti acrobatici tra gli alberi in tre ettari di terreno
Il villaggio ospita il primo Parco avventura, le Orme del Parco, realizzato sull’altipiano calabrese, nonché dista pochi chilometri dalla riserva naturale del Gariglione vetta più alta della Sila. Un piccolo centro evoluto nel tempo grazie alla proprietaria del villaggio, la signora Maria Pia Grechi che ereditò non solo averi ma anche oneri. Era il posto in cui l’economia girava forte, parliamo di quasi un secolo fa, i carbonai dipendenti delle ditte boschive erano accampati nel villaggio, imparavano dai tedeschi a produrre carbone e a lavorare il legno. La casa padronale resta come punto di riferimento di tanti e vigile sulla violazione dell’ambiente eco-sostenibile. Grazie al matriarcato si lavora per un territorio dove tutti i progetti a difesa del suolo sono consentiti. Questa è l’eredità lasciata: non disperdere e maltrattare il patrimonio, pena la “maledizione” dal creato.
Grazie ad alcuni scienziati la scoperta ha lasciato di stucco studiosi di tutto il mondo
Stefano Montanari e Antonietta Gatti esperti famosi in nanotecnologie, hanno rilevato delle campionature grazie a filtri che trattengono la polvere per morfologia per composizione chimica e con un sensore a raggi X di microanalisi certificando quindi, che l’aria di Tirivolo è anche migliore di quella delle dell’arcipelago delle isole Svalbard vicino al Polo Nord. Ma sono nate anche altre scoperte come la presenza della lontra, del tritone crestato, del coleottero cucujus cinnaberinus. Ci sono ancora centri di ricerca anche universitari e scienziati che continuano a fare studi sulle condizioni ambientali attualmente inspiegabili.
Acqua alla sorgente, aria pura. Sembra quasi che il tempo a Tirivolo si sia fermato, vale la pena passarci per capire quanto danno abbiamo fatto in questo secolo all’ambiente…
Ada Cosco