Sagre prese d’assalto ma gli italiani spendono poco


Frequentate da 8 italiani su 10, secondo la Coldiretti

Si registra un aumento del 10% delle presenze nelle sagre rispetto allo scorso anno
Si registra un aumento del 10% delle presenze nelle sagre rispetto allo scorso anno

Le sagre paesane piacciono sempre di più agli italiani, che dimostrano di apprezzare il mix tra buona cucina, rappresentata dai prodotti tipici che si possono gustare nelle lunghe tavolate, e divertimento con giochi e musica. E così son più di otto su dieci (81%) quanti hanno scelto di partecipare quest’anno a sagre e feste di paese che nel periodo estivo spuntano come funghi da Nord a Sud dello Stivale. Con un aumento del 10% delle presenze rispetto allo scorso anno.

L’analisi della Coldiretti

A rilevarlo è un’analisi Coldiretti/Ixè: «Si tratta di una vera e propria tendenza che – sostiene la Coldiretti – è il frutto dell’esigenza di contenere le spese ma anche di ristabilire un rapporto più diretto con il cibo, la cultura e le tradizioni territoriali. Soprattutto nel momento delle vacanze estive quando si moltiplicano le iniziative di valorizzazione dei prodotti locali con feste organizzate in tutta Italia, nei piccoli e grandi centri».

« È un momento conviviale alternativo che riguarda sia le località più turistiche ma anche più spesso le aree interne dove in molti si accontentano di guardare e curiosare tra le bancarelle. Ma – aggiunge Coldiretti – c’è anche chi ne approfitta per acquistare souvenir o ricordi della vacanza e chi invece coglie l’occasione per gustare cibi e specialità locali».

Le sagre paesane piacciono sempre di più agli italiani
Le sagre paesane piacciono sempre di più agli italiani. Nella foto, la tagliatella da record di Melfi

Molte presenze ma incassi bassi

Alle nutrite presenze sotto agli stand delle sagre fa però da contraltare una spesa modesta da parte dei frequentatori. Secondo l’analisi Coldiretti/Ixè l’8% non spende niente, il 46% non più di dieci euro per persona e il 17% tra i 10 ed i 30 euro per persona.

Il consiglio di Coldiretti

«Una tendenza positiva che va accompagnata però – secondo Coldiretti – da una maggiore qualificazione dell’offerta che purtroppo non sempre è all’altezza. Tra i consigli da seguire nella scelta al primo posto c’è la verifica della congruità del “cibo festeggiato” con la realtà produttiva del territorio anche con un occhio alla stagionalità».