Gianluigi Nuzzi è il vincitore del premio letterario Caccuri 2016


il vincitore Gian Luigi Nuzzi con il libro Via erucis, accanto il famoso orafo Miche Affidato
il vincitore Gian Luigi Nuzzi con il libro Via Crucis, accanto il famoso orafo Miche Affidato

Premiato il libro “Via crucis”, edito da Chiarelettere.

È andato a Nuzzi il premio Caccuri 2016 di saggistica dopo un duello all’ultimo voto con Pierluigi Battista, con “Mio padre era fascista”, ed Edoardo Boncinelli, con “Noi siamo cultura”.

Così si è conclusa così la tre giorni del Premio Letterario di Caccuri, in provincia di Crotone, organizzata dall’Accademia dei Caccuriani, l’associazione di promozione culturale fondata da Adolfo Barone, Olimpio Talarico e Roberto De Candia. Un evento che ha catalizzato sul piccolo borgo silano l’attenzione del mondo della cultura italiana.

Il meccanismo di voto

La modalità di scelta “democratica” del vincitore, attraverso un meccanismo di voto che coinvolge una giuria nazionale (composta da grandi personalità della cultura italiana) e una di “caccuriani” (gli iscritti all’associazione) rende questo evento unico nel suo genere. Slegandolo dalle logiche delle case editrici. A guidare entrambe le giurie è stato lo storico e scrittore Giordano Bruno Guerri.

Gli ospiti

Nelle tre serate si sono alternati grandi nomi della cultura italiana come Elena Stancanelli (a cui è stato assegnato il Premio Narrativa), Valerio Massimo Manfredi (premio Storia e Letteratura), Vittorio Sgarbi (autore di una lectio magistralis sull’arte italiana, da Michelangelo a Caravaggio) e Ferruccio De Bortoli (premio Alessandro Salem-Fondazione Carical 2016). Sul palco di Caccuri, però, non si è parlato solo di libri. Da Alba Parietti a Veronica Maya, passando per la Rimbamband, la compagnia teatrale I Birbanti, il comico Francesco Cicchella, l’attore Mingo De Pasquale e il grande musicista Sergio Cammariere, è andato in scena uno spettacolo di intrattenimento di alto livello artistico.

i finalisti: Pierluigi Battista, Edoardo Boncinelli,
I finalisti: Pierluigi Battista, Edoardo Boncinelli

A tutti e tre i finalisti, come ai vincitori degli altri premi, è stata consegnata la splendida torre d’argento realizzata dal maestro orafo Michele Affidato e divenuta simbolo di questo appuntamento estivo giunto alla sua quinta edizione.

Le parole del vincitore

Gianluigi Nuzzi: “Ho un debito con voi calabresi. Vaticano Spa fu premiato solo qui”

Sono state queste le prime parole pronunciate da Gianluigi Nuzzi appena ufficializzata la sua vittoria del Premio Letterario Caccuri: “Sono contento che avete apprezzato questo libro e che ne avete colto lo spirito. Ho un debito con voi calabresi. Il primo premio che ho avuto per i miei libri, l’unico ricevuto con Vaticano Spa, è stato qui in Calabria. Il fatto che Via Crucis venga premiato qui non è una coincidenza ma un segno della vostra attenzione. Vuol dire che la Calabria ha colto lo spirito di questi libri. Una parte della vincita la metterò a disposizione della comunità di Caccuri”.

Ferruccio De Bortoli: “L’educazione non è il punto forte di Renzi”

È stato un Ferruccio De Bortoli senza peli sulla lingua quello che ieri sera è salito sul palco del Premio Letterario Caccuri. Intervistato da Rocco Valenti, diretto del Quotidiano del Sud, ha affermato: “Bisogna essere onesti e riconoscere alcune qualità di Matteo Renzi. Certo, l’educazione non è il suo forte. L’arroganza è uno dei suoi aspetti più preminenti e credo che non vorrebbe avere un dibattito serio intorno a sé. Vorrebbe un coro. A differenza di Berlusconi che voleva sedurre o corrompere gli altri, l’avversario, Renzi non fa prigionieri. Forse è una qualità craxiana dell’esercizio del potere che a me però non piace. Credo che un premier capace ed efficace come lui non debba assolutamente temere un dibattito vero”.

Sul referendum istituzionale del prossimo autunno l’ex direttore del Corriere della Sera ha rimarcato la propria posizione: “Voterò no”.

Pierluigi Battista: “L’intellettuale più sopravvalutato? Saviano”

A domanda diretta di Ferruccio De Bortoli su chi fosse l’intellettuale italiano più sopravvalutato, Pierluigi Battista, finalista del Premio Letterario Caccuri, non si è nascosto: “Penso sia Roberto Saviano. Non mi piace come scrive”.