Sentire Oliviero Toscani è come carezzarsi con la carta vetrata.
Settantenne, in questi giorni di ferragosto non è in ferie e, complici la moria di interlocutori vip e un suo ruolo visibile in un talent, è sulla breccia a fare outing.
Siamo una classe mediocre, personaggi politici che vanno di moda possono essere definiti solo con frasi da… puntini, puntini, i giovani di oggi non sono interessanti e non esprimono nulla; ed ancora – nella programmazione di RadioRai di mezza mattina – il problema non è un bambino con genitori del medesimo sesso, il problema spesso sono le madri, a volte meglio non averle, gli orfani fanno belle carriere.
Oliviero non è la ricerca dell’estremo assoluto, traguardo quasi utopico per uno che di mestiere ha cercato sempre quest’unico obiettivo; e neanche sembra voler aprire un dibattito sui singoli punti che tratta.
Sono le sue opinioni, espresse con la certezza propria e il disinteresse più totale verso chi eventualmente volesse contrastarle. Uomo vissuto e fuori dai giri speculativi, salvo due querele con Salvini di cui si fa vanto, segue la propria indole ed i propri stimoli. Tuttavia, siccome scherzando o fanfaronando qualcosa di vero ce lo si mette sempre, crediamo che Oliviero Toscani, artista dei modelli comunicativi, ci stia comunicando il proprio disprezzo per diversi modelli che non condivide e che oggi vanno per la maggiore. Il pensiero di massa è mediocre, quello individuale represso, l’intraprendenza è mutuata dalla circospezione.
Questo non va bene, perché ci porta a vivere una realtà di comodo.