Speciale Olimpiadi: i cinque web-tormentoni olimpici


Dai cerchi rossi di Phelps all’acqua verde dei tuffi, così i social raccontano Rio 2016

Ogni Olimpiade porta con sé record indimenticabili, atleti che passeranno alla storia, inni nazionali da ascoltare con la mano sul petto e le lacrime agli occhi. Ogni Olimpiade però, porta con sé anche i suoi tormentoni che oggi viaggiano alla velocità della luce sui social e innescano discussioni, polemiche più o meno accese e qualche risata.

Ne abbiamo scelte 5, tra quelle che hanno affollato le nostre bacheche in questa prima settimana di Olimpiadi.

1. Un tuffo dove l’acqua è più blu

Olimpiadi, vasca verde tuffi
Un impietoso paragone tra il colore azzurro della vasca per la pallanuoto e il verde di quella per i tuffi

Il fascino della piscina è legato anche al colore azzurro chiaro dell’acqua, che ti fa venir voglia di tuffarti in quel paradiso di purezza. A Rio le cose sono andate un po’ diversamente e le atlete della finale di tuffi sincronizzati, sono state costrette a lanciarsi dal trampolino dei dieci metri per finire in acque verdastre, simili a quelle di un lago o di una palude.

Gli organizzatori si sono giustificati spiegando che un mancato funzionamento dei filtri, unito alla pioggia e all’eccessivo numero di atleti che ha usato la vasca in questi giorni, ha reso le acque di quel bel colore verde palude. Intanto l’immagine è stata postata da moltissimi atleti ed è finita su tutti i social.

2. I titoli fuori luogo

Il titolo sul Quotidiano Sportivo che è costato ilm posto al direttore della testata
Il titolo sul Quotidiano Sportivo che è costato ilm posto al direttore della testata

“Il trio delle cicciottelle sfiora il miracolo olimpico”: è stato questo il titolo scelto dal Qs Quotidiano Sportivo per commentare il quarto posto della squadra femminile di tiro con l’arco italiana, composta da Guendalina Sartori, Claudia Mandia, e Lucilla Boari. La pagina del giornale è stata ripresa dai social ed è scoppiata la bufera, con prese di posizione nette contro il titolista del quotidiano.

Alla fine è dovuto intervenire l’editore del giornale Riffeser Monti che, prima ha porto le sue scuse alle atlete e ai lettori e poi ha sollevato dall’incarico il direttore della testata Giuseppe Tassi che, va detto, si era già scusato sulle pagine del giornale per quel titolo. Niente da fare, quel titolo gli è valso il posto di lavoro!

3. Le atlete del beach volley

Un istante della gara di beach volley tra Egitto e Germania alle Olimpiadi di Rio 2016
Un istante della gara di beach volley tra Egitto e Germania alle Olimpiadi di Rio 2016

Una foto ha fatto il giro del mondo in questi giorni. C’è una spiaggia e una rete da beach volley che divide due culture, due mondi diversi, apparentemente agli antipodi. Da un lato l’atleta egiziana che si lancia verso la palla, interamente coperta da leggins neri, maglia a maniche lunghe e hijab, dall’altro lato l’atleta tedesca in bikini e occhiali da sole.

Solo una rete a dividere due mondi diversi, due vite diverse ma unite dalla passione comune per lo sport, capace di valicare mode e religioni, per una volta almeno. Ps: alla fine hanno vinto le tedesche per 2 a 0.

4. Quegli strani cerchi rossi

Michael Phelps alle Olimpiadi di Rio 2016
Molti si sono chiesti cosa fossero quei cerchi rossi sulle spalle di Phelps

Ci avete fatto caso? Molti atleti, Phelps ad esempio, hanno gareggiato con strani cerchi rossi sulle spalle. In molti si sono chiesti cosa significassero, se fosse una moda o il simbolo di qualcosa.

Ebbene la risposta è meno misteriosa e più prosaica: si tratta di “cupping terapy”, un trattamento di medicina tradizionale cinese che utilizza delle piccole coppe da applicare come ventose calde sulla pelle. Le coppe lasciano questi piccoli segni rossi che persistono per qualche giorno, molto visibili se si indossa solo un costume da bagno.

5. Ma Renzi porta male?

Matteo Renzi in compagnia della nuotatrice Federica Pellegrini, finita al quarto posto nei 200 stile
Matteo Renzi in compagnia della nuotatrice Federica Pellegrini, finita al quarto posto nei 200 stile

Il primo giorno di Olimpiadi il presidente del consiglio Matteo Renzi era a Rio per dare il proprio sostegno agli atleti: in quello stesso giorno il ciclista Nibali è caduto rovinosamente a poche centinaia di metri dal traguardo e la spadista Rossella Fiamingo ha perso una finale che sembrava già vinta. Non solo: nella carabina la favoritissima Petra Zublasing è stata eliminata prima della finale.

Coincidenze? Forse! Ciò che sappiamo è che il giorno dopo la sua partenza gli azzurri hanno vinto le prime medaglie d’oro… e il web, ovviamente c’è andato a nozze.

Marco Lovisco

Giornalista, consulente di marketing e scrittore.