Durante i Giochi sono aumentati i profili dei campioni presenti a Rio
ROMA – Alle Olimpiadi vince anche l’amore. Soprattutto tra gli atleti single, che non vanno a caccia solo di medaglie. La dimostrazione arriva dal “boom” di affinità virtuali registrato negli ultimi giorni da Tinder, l’applicazione per incontri che tanto piace ai teenager.
Secondo quanto dichiarato da un manager della compagnia negli ultimi giorni i “match”, ovvero le affinità reciproche tra gli utenti iscritti all’app che poi possono sfociare in altro, sono aumentati del 129% fra i profili di atleti impegnati ai Giochi, nessuno sport escluso. Marcus Nyman, judoka svedese, ha ammesso di aver già messo a segno 10 match dall’arrivo a Rio.
Il villaggio olimpico è popolato da circa 10mila atleti e le love story fanno notizia quanto le medaglie o record raggiunti. Dalla proposta di matrimonio della volontaria Marjorie alla sua dolce metà Isadora, rugbista della Selecao, alla scappatella notturna della nuotatrice brasiliana Ingrid che ha fatto infuriare la compagna di stanza. Dopotutto il Cio, all’inizio dei Giochi, ha fornito 41 preservativi a testa per ogni atleta. Sarebbe un peccato sprecarli…
Joseph Schooling e la chat pubblicata
Ma c’è anche chi ha usato Tinder prima delle Olimpiadi. Joseph Schooling, che ha vinto la medaglia d’oro battendo Michael Phelps era stato scaricato da una ventenne del Texas, conosciuta tramite l’app, che aveva smesso di rispondere alle sue chat. La ragazza quando si è accorta che il suo “match” era un oro olimpico ha scritto su Twitter: «Il mio contatto di Tinder ha appena vinto la medaglia d’oro nella finale dei 100 mt a farfalla battendo Phelps. È il mio traguardo più grande. E non rispondergli è stato il mio più grande fallimento» e ha pubblicato anche lo scambio di chat. Fin qui nulla di male, se non fosse che Schooling è fidanzato dall’agosto del 2015, mentre le chat risalgono ad aprile 2016. La fidanzata Casey Shomaker per ora ha fatto finta di nulla.