Domani i primi funerali nella Marche dove non ci sarebbero più dispersi. Proclamato un giorno di lutto nazionale
Mentre i soccorritori continuano a scavare sotto le macerie (nelle Marche non risultano più dispersi) il bilancio delle vittime del terremoto del centro Italia, comunicato dalle Prefetture di Rieti e Ascoli Piceno, è salito al momento a 278: 218 ad Amatrice, 11 ad Accumoli e 49 ad Arquata del Tronto.
Sono invece 2100 le persone assistite nei campi allestiti tra Lazio, Marche e Umbria.
Alle 6.28 di stamattina è stata avvertita una nuova forte scossa di magnitudo 4.8 che ha provocato la chiusura del Ponte a Tre Occhi sulla strada regionale 260, importante via di accesso verso Amatrice anche per i soccorsi. La città, come ha detto il sindaco Sergio Pirozzi, è da radere al suolo completamente e ricostruire da zero.
Nell’epicentro il suolo si è abbassato di 20 centimetri
Alle 2:04 c’è stata una scossa di magnitudo 3.8, alle 6:08 e alle 6:21 di magnitudo 3. Le altre sono state da 2.1 a 2.7 fino a quella più forte di magnitudo 4.8 delle 6:28 che ha provocato altri crolli nelle zone già duramente colpite.
Intanto, grazie ai rilevamenti satellitari che aiutano a individuare le faglie del terremoto i ricercatori del Cnr e dell’Ingv hanno individuato la faglia sorgente del sisma di Amatrice analizzando i movimenti permanenti del terreno individuati con il satellite giapponese ALOS 2. La tecnica confronta immagini radar acquisite prima dell’evento con immagini successive al sisma e ha permesso di evidenziare un abbassamento del suolo a forma di cucchiaio, con un valore massimo di circa 20 centimetri nell’area di Accumoli. La faglia sorgente del terremoto di Amatrice si colloca a pochi chilometri di profondità nella zona compresa tra Amatrice e Norcia.