I “calabresi nel mondo” convocati in Regione Calabria
Finalmente dopo anni d’immobilismo la Regione Calabria accetta, a nome del governatore Oliverio, la proposta di convocazione dei rappresentanti dei calabresi nel mondo, cioè degli emigrati nel nostro pianeta su invito del Presidente Salvatore Tolomeo, Leader dei calabresi nel mondo, sede Calabro lombarda a Milano presente anche in Piemonte. Si riuniscono quindi tutti i consultori dal 2 al 6 ottobre a Catanzaro, Reggio e il terzo giorno a Cosenza i calabresi che arrivano da ogni dove. “Fare rete” è la parola d’ordine che usa il Presidente dei calabresi “legata dall’entusiasmo dell’emigrato che è lontano da 50-60 anni, sostenendo un forte legame con le origini”. Una forte voglia di partecipare alla crescita dell’economia del territorio. “Su un milione di turisti novecentomila tornano alle origini e i consumatori del made in Calabria siamo noi”. Tanti emigrati stanno ritornando nel loro paese, c’è un australiano, emigrato, che sta investendo in questa terra intenzionato ad esportare le produzioni.
Ma con quale scopo nasce l’associazione Presidente?
“L’associazione nasce da una volontà che ci attrae per appartenenza quando siamo fuori del pollino, cercarsi e aiutarsi l’uno con l’altro. Formigoni in un’occasione cita la punta di invidia verso questa grande squadra che lascia da parte campanilismi per dare forza ad unica bandiera e osò dire a riguardo se volevamo fare le opere calabresi in Lombardia.
Anche lei ha fatto la valigia di cartone?
Non ha fatto la valigia…ho vinto il concorso. Mi dissero vai a Milano qualche mese e poi torni. Ho trovato quella Calabria meritocratica. Nei posti che contano trovavo paesani. La mia vita sociale è con i calabresi. Promuovere la Calabria buona con attività culturali. Quando leggiamo i calabresi sono infiltrati a expo o nella finanza milanese, usciamo con iniziative. Per 4 criminali che sporcano…occorre scindere quella parte fatta di pecore nere. la Lombardia è cambiata grazie al nostro lavoro. Non è cambiata la Calabria, poca intraprendenza, apatia alle iniziative e tengono a trattenersi i figli in un mondo globale, caricandoli di passività.
Quanto è cambiata la politica locale?
Ci rammarica la politica. Dal 72 ad oggi si conferma una coalizione, senza ricambio. Governano male e non rilanciano la Calabria. Si avverte un attaccamento alla poltrona, soliti cerchi magici. Ognuno di noi si sogna di trasmettere regole e modi che viviamo dal nord veniamo per trasmettere idee che non vengono recepite. Ci vuole poco. Veramente poco.
Ada cosco