Così i bambini superano il trauma terremoto


Telefono Azzurro presente ad Amatrice con un team di psicologi ed educatori

Telefono Azzurro ha allestito una postazione ad Amatrice per fornire assistenza a genitori e bambini
Telefono Azzurro ha allestito una postazione ad Amatrice per fornire assistenza a genitori e bambini

ROMA – Il terremoto che ha colpito il Centro Italia alle 3:36 del 24 agosto ha strappato alla vita anche tanti bambini che si trovavano nelle aree al confine tra Lazio, Umbria e Marche, dove le case sono crollate come castelli di carta. Molti piccoli non ce l’hanno fatta, travolti da tonnellate di macerie ma altri sono stati messi in salvo dai soccorritori. Per loro l’emergenza continua e non solo a livello abitativo. Hanno perso la casa e i giochi, ma a volte, purtroppo, anche genitori, amici e parenti.

Quando si verifica un evento traumatico, come il terremoto che ha scosso il Centro Italia, i bambini sono infatti i soggetti più fragili e vulnerabili da proteggere. Le iniziative per i più piccoli rimasti coinvolti in questa terribile tragedia si sono moltiplicate fin dalle prime ore e una di queste è stata portata avanti da Telefono Azzurro. L’organizzazione dal primo giorno ha creato una postazione ad Amatrice, dove bambini e adolescenti sono accolti da psicologi e volontari specializzati che li accolgono e li assistono in un momento delicato. Telefono Azzurro, inoltre, ha offerto e sta offrendo il proprio supporto specializzato anche attraverso la linea 114 Emergenza Infanzia. Un numero gratuito, attivo 24 ore su 24 e gestito in collaborazione con il ministero delle Pari opportunità.

«La linea dedicata finora ha ricevuto numerose chiamate – fa sapere l’associazione in una nota – da parte di adulti, in cerca di consigli e di supporto emotivo per i propri bambini a seguito del terremoto. Soprattutto in queste ore in cui inizia la fase di presa di coscienza e successiva elaborazione del lutto. Famiglie che hanno vissuto in prima persona l’evento e che chiedono agli operatori consigli su come affrontare le paure e le reazioni, a volte anche molto diverse, dei loro figli».

La tenda di Telefono Azzurro ad Amatrice
La tenda di Telefono Azzurro ad Amatrice

Ma cosa possono fare gli adulti per aiutare i bambini a superare il difficile momento del lutto? Telefono Azzurro fornisce alcuni suggerimenti perché spesso gli adulti cercano di celare la realtà della morte agli occhi dei bambini. «È un naturale istinto protettivo nei confronti dei più piccoli. Per poter superare il difficile momento del lutto, invece, un bambino ha bisogno di adulti con i quali poter parlare della morte, confrontandosi con loro e sviluppando capacità utili ad affrontarla» spiega l’associazione. È fondamentale, allora, essere disponibili in ogni momento e lasciare che i bambini parlino della persona scomparsa tutte le volte che ne sentono il bisogno. È bene inoltre aiutarli a raccontare le proprie emozioni, rispettandole, se non con le parole attraverso immagini o storie. Meglio inoltre non mentire o dire mezze verità circa gli eventi. È consigliato dare informazioni in un linguaggio comprensibile per il bambino. Con quelli più grandi è bene parlare del funerale lasciando che il bambino esprima il proprio desiderio o meno di parteciparvi. Infine, i genitori possono aiutare il bambino a riprendere le proprie normali attività quotidiane: poter sorridere e giocare insieme a qualcuno favorisce la ripresa.

Anche Save the Children è sceso in campo per aiutare i bambini nelle zone terremotate
Anche Save the Children è sceso in campo per aiutare i bambini nelle zone terremotate

Ad Amatrice c’è anche lo Spazio a misura di bambini di Save The Children

A pochi giorni di distanza dal violento terremoto che ha colpito il Centro Italia, hanno preso avvio le attività di supporto socio-educativo rivolte ai bambini vittime del sisma all’interno dello Spazio a misura di bambino allestito da Save the Children nella tendopoli della Protezione Civile del Lazio ad Amatrice. «Con lo Spazio a misura di bambino abbiamo voluto creare un luogo dove i bambini possano stare con i loro coetanei, esprimersi attraverso il gioco e il disegno, svolgere con educatori esperti attività pensate appositamente per situazioni di emergenza come quella che stiamo vivendo. Lo Spazio inoltre garantisce ai genitori la possibilità di avere del tempo per elaborare i propri lutti, affrontare i problemi dell’immediato e cominciare a pensare al futuro, sapendo che i propri piccoli stanno ritrovando un po’ di serenità» spiega l’associazione.