Sisma, la Protezione civile: stop donazioni beni


Appello agli italiani della Direzione di Comando e Controllo

Il centro storico di Amatrice distrutto dal terremoto
Nella foto dei Vigili del fuoco il centro di Amatrice distrutto dal sisma

ROMA – Lo slancio di generosità degli italiani fin dalle prime ore dopo il sisma ha permesso di raccogliere una quantità ingente di beni di prima necessità, ma la raccolta in diverse parti d’Italia va ancora avanti. Così la Protezione civile ha lanciato un ulteriore appello a fermare la raccolta, perché l’arrivo continuo di beni nelle zone colpite dal terremoto sta creando difficoltà per la gestione e lo smistamento.

«Sin dalle prime ore dopo il terremoto che lo scorso 24 agosto ha colpito il Centro Italia c’è stata da parte della cittadinanza una spontanea mobilitazione in favore delle persone coinvolte nell’emergenza, anche attraverso raccolte di cibo, vestiario, farmaci, giochi per i bambini – sottolinea la Protezione civile in una nota -. La generosità dimostrata ha permesso, ad oggi, di raccogliere grandi quantitativi di beni. L’arrivo continuo di materiali impegna molti operatori, tra cui volontari, nelle attività di verifica e smistamento dei beni in base alle esigenze. Inoltre, molti beni raccolti non sono spesso calibrati sulle reali necessità dei cittadini ospitati nelle aree di accoglienza. Per questo, la Direzione di Comando e Controllo di Rieti, invita a sospendere questo tipo di donazioni».

sms solidale
sms solidale

Sms al 45500 per aiutare le popolazioni colpite dal sisma

L’invito della Protezione civile a chi vuole dare una mano alle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto è quello di inviare una donazione in denaro. D’intesa con le Regioni colpite dal terremoto e grazie agli operatori di telefonia mobile e ai media, è stato attivato il numero 45500 per la raccolta di fondi attraverso l’invio di sms del costo di 2 euro.

È possibile donare anche chiamando da rete fissa lo stesso numero. Il servizio è attivato con gli operatori nazionali Tim, Vodafone, Tre, Fastweb, CoopVoce, Wind e Infostrada, TWT, CloudItalia e PosteMobile.

I fondi raccolti saranno trasferiti dagli operatori, senza alcun ricarico, al Dipartimento della Protezione Civile che provvederà a destinarle alle regioni colpite dal sisma. Finora sono stati raccolti oltre 11 milioni.