AfD ha ottenuto il 22% contro il 19% dei democratici cristiani della cancelliera
ROMA – Il partito di Angela Merkel è stato scavalcato dalla destra xenofoba di Alternativa per la Germania (AfD) alle elezioni regionali di ieri in Meclemburgo-Pomerania: l’AfD ha infatti ottenuto il 22% contro il 19% dei democratici cristiani del Cdu. I siocial democratici si sono invece confermati in testa col 30%. “E’ un grande risultato per un partito così giovane” ha commentato secondo la stampa tedesca il candidato leader dell’AfD Leif-Erik Holm. “La ciliegina sulla torta- ha aggiunto- e’ che abbiamo lasciato la Cdu di Angela Merkel dietro di noi. Forse questo e’ l’inizio della fine dell’era Merkel come cancelliera tedesca”.
Questa regione dell’est rappresenta molto per la cancelliera: storicamente orientata a sinistra, sebbene sia la più povera e la meno popolosa del Paese è sempre stata considerata la roccaforte politica del partito di Angela. L’avanzata di una formazione di destra lascia quindi aperte molte incognite sul suo futuro al Bundestag. Inoltre, questo risultate potrebbe influenzare le elezioni politiche del prossimo anno. A pesare di più, la scelta della cancelliera di accogliere numerosi rifugiati siriani: l’arrivo di un milione di migranti in appena 12 mesi ha suscitato forti timori tra i cittadini dell’economia più forte del continente europeo.
Gli abitanti del Meclemburgo-Pomerania – dove il lavoro è poco e i salari molto bassi – sono quelli che si sono lasciati sopraffare di più da queste paure : “per gli immigrati il denaro c’è, ma per noi no” ha dichiarato al ‘The Local’ un cittadino, denunciando il fatto che le pensioni in questa regione dell’ex Germania dell’Est sono più basse rispetto a quelle dell’ex Germania Ovest, e che il governo tarda a pareggiarle. Tuttavia, come sottolinea ancora questo quotidiano, il nord-est ha accolto una quota molto ridotta di migranti rispetto alle più ricche regioni del resto del paese: nel 2015 sono stati 25mila i richiedenti asilo ad arrivare qui, in quanto il governo ha suddiviso le quote tenendo conto del reddito medio della popolazione locale.
Come ha aggiunto Frieder Weinhold, il candidato del Cdu, la maggior parte dei rifugiati ha poi deciso di abbandonare questa regione, per andare dove aveva maggiori opportunità di impiego. Ma, come ha osservato in conclusione Weinhold, la retorica sugli immigrati ha giocato un ruolo chiave sulle scelte degli elettori. Il quotidiano conservatore ‘Die Welt‘ stamani infine ha commentato: “la Germania ora ha ciò che mai aveva più avuto dalla fine della guerra: un partito di estrema destra”. L’AfD ha visto la luce nel 2013 e da allora ha raccolto consensi in maniera costante. Le sue affermazioni xenofobe hanno spesso suscitato forti polemiche, tra cui per esempio l’attacco al giocatore di calcio di origine ghaniana Jerome Boateng, riconosciuto di talento, ma che secondo quei politici “nessun tedesco vorrebbe mai come vicino di casa”.
Fonte Agenzia DIRE, l’indirizzo www.dire.it