FederFauna ha ottenuto la conferma dalla prestigiosa istituzione linguistica italiana
ROMA – Non è assolutamente scontato che un “animalista” sia un “amante degli animali”, anzi, spesso non lo è affatto!
FederFauna lo ha sempre sostenuto, convinta che la guerra degli animalisti contro qualsiasi forma di utilizzo degli animali da parte dell’uomo danneggi l’uomo ma anche gli stessi animali. Ciò ha spinto la Confederazione a rispondere ingaggiando una battaglia anche sull’uso improprio delle parole, che può generare errate convinzioni.
Così, recentemente il Segretario Generale di FederFauna Massimiliano Filippi ha scritto all’Accademia della Crusca, una delle più prestigiose istituzioni linguistiche d’Italia e del mondo, chiedendo appunto conferma del fatto che la parola “animalista” non indichi per forza un positivo amore per gli animali, ma significhi unicamente “seguace dell’animalismo”, fatto che può essere (spesso lo è) negativo.
Dal servizio di consulenza dell’Accademia, la conferma è arrivata
“Il termine animalista non è affatto sinonimo di zoofilo. Se poi nell’uso comune ‘animalista’ viene talvolta adoperato impropriamente al posto di ‘zoofilo’ nel senso di ‘amante degli animali’ non c’è troppo da stupirsi (…) Ma non c’è alcun dubbio sul fatto che essere o dichiararsi ‘animalista’ dovrebbe significare aderire al movimento dell’animalismo, o quanto meno condividerne le idee, che lei ha tutto il diritto di mettere in discussione”, precisa l’illustre Istituzione.
FederFauna plaude all’importante chiarimento dell’Accademia della Crusca, perché pur essendo giustamente limitato a “questioni relative all’uso della nostra lingua”, le parole sono armi potentissime, in grado di stimolare chi ascolta, suscitare emozioni, influenzare comportamenti, anche inducendo in errore.