In Romagna dal 20 al 25 settembre, mostre, workshop, laboratori e spettacoli dedicati alle marionette
ROMA – La Romagna diventa capitale del Teatro di Figura dal 20 al 25 settembre con il 41° Festival Internazionale dei Burattini e delle Figure “Arrivano dal mare!”.
Da Cervia (anteprima del Festival il 18 settembre) e Ravenna fino alle splendide colline di Longiano, a Savignano, Montiano e a Gambettola, più di 50 spettacoli, tra cui anteprime italiane e ospiti internazionali. Dagli spagnoli Titeres Etcétera e La Puntual e i francesi Théâtre Chignolo Guignol , insieme all’elite italiana e alle giovani compagnie. Inoltre il progetto speciale “Il Teatro nelle Mani” sulla grammatica dei burattini.
E ancora: mostre, workshop, laboratori, il premio “Sirene d’oro” e il gran finale con il Carnevale dei Burattini.
“Il Teatro nelle Mani. I burattini, una grammatica antica specchio dei tempi“ è il progetto speciale di questa edizione del Festival, che si sviluppa attraverso spettacoli, colloqui, workshop e mostre sul teatro dei burattini.
Per la prima volta si mettono a punto le regole che guidano il teatro dei burattini. Cosa collega fra loro tradizioni antiche di spettacolo (ancora vivacissime ovunque) e quale segreta struttura ne determina il successo e l’efficacia? La risposta sta nella mano e nell’opponibilità del pollice, che rappresentano naturalmente la figura umana. Nei movimenti possibili delle dita sono contenuti un linguaggio e una “grammatica”, universalmente compresi e applicati. La maestria e la fantasia dei burattinai hanno rivestito la mano e ne hanno fatto un burattino, diverso per colori, espressione e carattere. Pulcinella, Punch, Petrushka, Fagiolino, Sandrone e Sganapino sono varianti di questo antico “format” ancora efficace e attraente.
Gli spettacoli
Il progetto mette a confronto spettacoli della tradizione mediterranea – dai catalani de La Puntual agli andalusi Titeres Etcétera – di quella francese – come il Théâtre Chignolo Guignol – e di quella italiana, la più ricca, dal piemontese Bruno Niemen, ai bolognesiRomano Danielli e Mattia Zecchi, al lombardo Walter Broggini, alla romagnola Famiglia Monticelli fino ai napoletani Bruno Leone e Irene Vecchia. Ne uscirà un repertorio che, dagli inizi dell’Ottocento a oggi, si è costantemente rinnovato, prendendo spunto dal patrimonio precedente, ma soprattutto realizzando una drammaturgia fresca e contemporanea. I burattinai erano e rimangono curiosi ricercatori di storie, prese dall’attualità, dalla cronaca e dai fatti del mondo.
Un cabaret notturno, il “Manesco Cabaret”, mostra al pubblico gli elementi eterni (e i trucchi) della “grammatica burattinesca. Dalle bastonate alle fughe, dagli inseguimenti alle bastonate finali. Da Fagiolino, a Guignol, a Sganapino, a Bargnocla, a Areste Paganos, a Pirù.
La Mostra
Dal 20 al 25 settembre è aperta la mostra “Neo-nati dalle Mani” , realizzata con materiali forniti dall’Istituto dei Beni Marionettistici e Popolari di Grugliasco, dal Museo La Casa delle Marionette di Ravenna e da collezionisti privati.