Juncker invita a togliere le limitazioni all’uso dei servizi contenute nel documento
ROMA – Dopo le forti polemiche e critiche sulle limitazioni imposte dalla Commissione Europea all’utilizzo dei servizi di roaming a partire da giugno 2017 è intervenuto il Presidente Jean-Claude Juncker, che ha bocciato il testo della Commissione e invitato a proporne uno nuovo.
L’Adoc in una nota dichiara di apprezzare l’intervento di Juncker, che va a frenare una normativa non solo penalizzante oltre misura i consumatori. Ma anche profondamente in contrasto con il principio “Roam like at home”, proposto dalla stessa Commissione, per cui dal prossimo giugno il roaming all’estero avrebbe dovuto essere a costo zero e senza sovrapprezzi.
Il testo bocciato da Juncker prevedeva, al contrario, condizioni di utilizzo “fair use” per gli utenti di telefonia mobile estremamente limitative per i consumatori e lesive della concorrenza del mercato.
Le nuove condizioni prevedevano la possibilità, per gli utenti, di utilizzare la propria tariffa nazionale, inclusi minuti, sms e GB di traffico dati, per non meno di 90 giorni (ma i 90 giorni non potranno essere utilizzati tutti consecutivamente, la SIM dovrà infatti connettersi alla propria rete nazionale almeno una volta ogni 30 giorni).
La possibilità, per gli operatori, di fissare un limite alla quantità di traffico disponibile per l’utente, che deve essere almeno pari alla media del traffico consumato nel proprio Paese sulla base della tariffa scelta dall’utente, con un eventuale pagamento del sovrapprezzo (massimo 4 cent di euro al minuto per le chiamate, 1 cent per sms, 0,85 cent di euro per MB) in caso di superamento dei limiti.
Infine, la possibilità, sempre in capo agli operatori, di fissare nel contratto le proprie condizioni di “fair use”, che nel caso peggiore coincideranno con i limiti imposti dall’Unione Europea.
L’Adoc aveva valutato negativamente tali condizioni, proposte con la ratio di tutelare gli operatori da eventuali abusi da parte degli utenti. Ma a parere dell’Associazione nel settore gli unici abusi sono stati posti in essere dagli operatori, gli utenti hanno sempre e solo subito le decisioni delle società.
L’Adoc conclude augurandosi che nel prossimo testo della Commissione Europea venga rispettato il principio del “Roam like at home”, rendendo il roaming un servizio realmente a costo zero per i consumatori, senza limitazioni e condizioni furbette che danneggino gli oltre 800 milioni di consumatori europei.