Press tour organizzato da UNAGA per la valorizzazione dei vini più antichi d’Italia
La vite dalla quale si ricava il vino Greco doc di Bianco ha origini molto remote: si ritiene che il primo tralcio sia arrivato in Calabria, nel territorio di Bianco, nella locride, la Costa dei Gelsomini, già nel VII secolo a.C., quando i Greci sbarcarono nella Calabria jonica, presso il promontorio Zefirio (oggi Capo Bruzzano).
Quindi, come sostiene Wikipedia, “il Greco doc di Bianco è considerato il vino più antico d’Italia”. C’è un po’ di giusta leggenda in questa ricostruzione verosimile dato che, come sostengono i professori Attilio Scienza dell’Università di Milano e Rocco Zappia dell’Università Mediterranea della Calabria, il vitigno del Greco di Bianco DOC è una malvasia, quindi con relazioni individuate a livello di germoplasma con le varie malvasie mediterranee, a cominciare da quelle dell’ex Jugoslavia.
La sua storicità però è documentata, se possiamo dire, anche dalla tecnica di appassimento delle uve, che vengono vendemmiate proprio in questi giorni.
Raccolte rigorosamente a mano e poste delicatamente su graticci di canna al sole (alcuni produttori usano tecniche più moderne, ma ammesse dal disciplinare), subiscono un appassimento che può determinare, in relazione al contenuto in zuccheri, una loro riduzione di peso fino al 35%. Al termine di questa operazione avvengono pigiatura e torchiatura. La resa massima di uva in vino al consumo non deve essere superiore al 45%.
Il press-tour per una decina di giornalisti provenienti da tutta Italia, che l’Amministrazione comunale di Bianco e i produttori del Greco doc di Bianco organizzano da oggi al 18/9 in collaborazione con UNAGA (la stampa agricola e agroalimentare italiani, Gruppo di specializzazione della FNSI), ha l’obiettivo di illustrare il territorio, far conoscere le realtà produttive del vino Greco doc di Bianco.
Coinvolgere i partecipanti nelle operazioni del tradizionale appassimento delle uve, e poi pigiatura e torchiatura: un’esperienza unica, che avrà il suo culmine nella “Sunrise morning harvest” di sabato 17 Settembre, la vendemmia tra i colori morbidi dell’alba e la dolcezza mattutina del vicino mare Jonio.
Non mancheranno approfondimenti culturali ed enogastronomici, elementi forti di questo territorio ricco di storia e vestigia, come la visita alla Villa romana di Casignana, una sorta di Villa Armerina, splendida ed ancora tutta da scoprire.
Sempre sabato 17, alle ore 18, proprio presso la Villa romana di Casignana, è previsto un workshop di approfondimento cui parteciperanno tra gli altri Mauro D’Acri Cons. regionale con delega all’Agricoltura, il prof. Rocco Zappia, la prof.ssa Maria Teresa Russo (Univ. Med. di Reggio C.), Claudio Fuoco (ARSAC), Claudio Saporito Pres. Consiglio comunale di Bianco, Gennaro Convertini (Federazione Italiana Sommelier), Saveria Tetto (Ass.ne Città del Vino), Carmelo Salvino Dirigente Dip. Agr. Regione Calabria, Carmine Maio resp. Settore vitivinicolo Regione Calabria e Aldo Canturi, Sindaco di Bianco.