Erano nascosti in due scatoloni su un’auto sbarcata al porto di Palermo
ROMA – Nell’ambito delle attività di controllo passeggeri all’interno del porto, i funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Palermo hanno sequestrato, con la collaborazione del Nucleo Operativo CITES del Corpo Forestale dello Stato e della Guardia di Finanza, 14 esemplari vivi di “Testudo graeca”.
Le tartarughe terrestri, animali appartenenti a specie protetta inserita nell’Allegato A del Reg. CE n. 338/97 (Protezione di specie della flora e fauna selvatiche mediante il controllo del loro commercio), erano nascoste all’interno di due scatole di cartone a bordo di un’autovettura appena sbarcata dalla Tunisia.
Alla guida del mezzo c’era una cittadina italiana, che è stata denunciata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo per importazione di specie protette dalla normativa CITES.
La Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione, denominata in sigla CITES (Convention on International Trade of Endangered Species) è attiva dal 1975. In Italia è entrata in vigore nel 1980 ed attualmente è applicata da 178 Stati.
L’Unione Europea con il Regolamento del consiglio (CE) n. 338 del 1997 ed i successivi Regolamenti applicativi della Commissione ha voluto rendere esecutiva in maniera più rigorosa e uniforme in tutti gli Stati membri i dettami della CITES per la conservazione di un maggior numero di specie rispetto a quelle elencate nelle tre Appendici.
Sono infatti oltre 36.000, tra cui le tartarughe terrestri sequestrate, le specie inserite negli Allegati A, B, C e D del regolamento comunitario.