Oggi si celebra la Giornata mondiale: occasione per accendere i riflettori sugli ostacoli dei pazienti
ROMA – Una vita ad ostacoli, anche dopo la guarigione. Il linfoma, infatti, porta più di 1 paziente italiano su 4 a smettere di lavorare e provoca un significativo peggioramento del proprio stile di vita in più di 1 caso su 3. Disturbi che continuano a insidiare i pazienti anche dopo la guarigione, come segnalato in più di 1 caso su 2.
È il quadro che emerge dall’indagine “Oltre il linfoma”, realizzata e diffusa dall’Associazione nazionale Linfovita onlus in occasione della Giornata Mondiale per la Consapevolezza sui Linfomi, che si celebra oggi in tutto il mondo per informare la popolazione sui linfomi: tumori del sangue con cui oggi convivono oltre 150 mila italiani.
Parte oggi anche la campagna nazionale “Non bruciare il tempo, mettilo a fuoco – Uno scatto contro il linfoma”. Promossa dall’Istituto Italiano di Fotografia e Roche, coinvolge i Centri ematologici italiani in un contest per trasformare il valore del tempo di chi vive da vicino l’esperienza di un tumore del sangue (pazienti, famigliari, amici, medici e personale sanitario) in immagini d’autore e foto amatoriali. Scatti che poi nel 2017 abbelliranno le sale dei Centri ematologici partecipanti con l’obiettivo di rendere l’ambiente quanto più possibile confortevole.
«Ansia, sbalzi d’umore, stanchezza, perdita del lavoro e mancanza di un sostegno psicologico: abbiamo indagato i principali ostacoli e i bisogni degli italiani che vivono un linfoma, chiedendolo a chi ha vissuto e superato la malattia» commenta Davide Petruzzelli, Presidente Associazione Linfovita onlus.
«Quello che emerge, però, è che un’esperienza di linfoma non si supera mai del tutto, anche dopo la guarigione – aggiunge -. È un dato preoccupante se si considera che nei linfomi, grazie ai progressi terapeutici, la percentuale di lungo sopravviventi può essere superiore al 60% e solo una qualità di vita accettabile è la vera e definitiva liberazione dalla malattia».
Nell’ambito della campagna nazionale “Non bruciare il tempo, mettilo a fuoco – Uno scatto contro il linfoma” pazienti, familiari, amici, medici e personale sanitario possono inviare tramite Whatsapp (al numero 331.16.34.628), entro il 31 dicembre 2016, una frase o una fotografia sul tema del valore del tempo, che racconti – tramite parole o immagine – quello che si farebbe se si scoprisse inaspettatamente di avere 3 ore di tempo in più.
Una giuria selezionerà 5 frasi vincitrici che saranno trasformate in immagini d’autore dai professionisti dell’Istituto Italiano di Fotografia: questi scatti, insieme alle più belle foto amatoriali partecipanti al contest, abbelliranno le sale dei Centri ematologici partecipanti all’iniziativa.