Protezione Civile integra le indicazioni operative inviate alle Regioni colpite dal terremoto del 24 agosto
ROMA – Il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha firmato una nota contenente chiarimenti in merito alla concessione del Contributo di Autonoma Sistemazione.
Al documento, inviato ai Presidenti delle Regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo a integrazione della nota del 9 settembre 2016, è allegato un nuovo modulo di richiesta.
In relazione ai principi e ai criteri di assegnazione del Contributo di Autonoma Sistemazione, la nota fornisce questi ulteriori chiarimenti:
– se il titolare di un’azienda agricola ha l’esigenza di rimanere vicino alla sua attività, i componenti della sua famiglia hanno diritto al contributo
– se il coniuge risiede in un comune diverso è possibile scegliere tra CAS e sistemazione in strutture alberghiere
Il documento ribadisce inoltre che chi compone il nucleo familiare deve dimostrare di risiedere stabilmente e in maniera continuativa nel comune colpito dal terremoto.
Nel nuovo modulo, infatti, è stato aggiunto uno spazio in cui i cittadini devono specificare queste informazioni:
– titolo che legittima l’uso del bene immobile al 24 agosto 2016
– titolarità di utenze per la fornitura di energia elettrica, gas ed eventuali utenze di telefonia fissa
– titolarità di un contratto di locazione registrato se affittuario dell’immobile
Il nuovo modulo può essere visionato a questo indirizzo: http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/Integrazione_CAS_Allegato.pdf
I moduli per la richiesta del Contributo di Autonoma Sistemazione già presentati sono considerati comunque validi. Sarà cura dei Comuni chiedere ai cittadini di dettagliare le parti mancanti.
Le famiglie possono ottenere un contributo massimo di 600 euro, 200 euro a componente del nucleo familiare.
Per le famiglie con più di tre persone il contributo è quindi fissato in 600 euro. Se il nucleo è composto da una sola persona il contributo è di 300 euro.
E’ possibile disporre di ulteriori 200 euro mensili in aggiunta al contributo massimo se in famiglia ci sono persone con più di 65 anni e/o portatori di handicap e/o diversamente abili con invalidità non inferiore al 67%.