C’è tempo fino al 31 ottobre per presentare le domande
ROMA – Duecentoquaranta milioni di euro per consentire le aperture pomeridiane e in orari extra scolastici in seimila scuole di tutto il Paese.
“La Scuola al Centro”, l’iniziativa di contrasto alla dispersione scolastica e di inclusione sociale torna con un nuovo bando finanziato dal Fondo sociale europeo nell’ambito del PON 2014-2020.
Questa estate sono state quattro le città coinvolte: Milano, Roma, Napoli e Palermo. Dieci i milioni stanziati nei mesi scorsi per le aperture estive.
Ora sarà possibile ampliare l’esperienza in tutta Italia con una maggiore apertura delle scuole in orari diversi da quelli delle lezioni e quindi di pomeriggio e nei week end.
Sono 240 i milioni che vengono messi a disposizione con il bando pubblicato sul sito del Miur (Il link al bando).
Un finanziamento che consentirà a circa seimila istituzioni scolastiche (il 72,4% delle 8.281 presenti sul nostro territorio) di prolungare il loro orario di apertura, offrendo in tutta Italia ai ragazzi coinvolti un arricchimento del percorso formativo e garantendo alle famiglie e al territorio un presidio di contrasto alla dispersione scolastica e di recupero delle sacche di disagio sociale.
«Partendo dal progetto “La Scuola al Centro” stiamo proponendo al Paese un nuovo modello di scuola. Una scuola che è un punto di riferimento non solo quando c’è lezione. Un centro civico dove, anche grazie alla collaborazione con il territorio, i ragazzi possano stare di pomeriggio o nei week end, d’estate come d’inverno, trovando stimoli e iniziative alternative alla strada» afferma il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini.
«La “Scuola al Centro” è il cuore del nostro piano contro la dispersione scolastica. I dati ci dicono che la situazione sta migliorando, il tasso di dispersione medio nazionale passa dal 20,8% del 2006 al 14,7% del 2015. Ma dobbiamo ancora lavorare molto. Soprattutto nelle aree dove c’è maggiore disagio sociale» aggiunge.
Il bando scadrà il 31 ottobre. Le scuole che accederanno ai finanziamenti dovranno garantire almeno 60 ore extra di potenziamento delle competenze di base (tra cui la lingua italiana) e almeno 60 ore extra di sport ed educazione motoria.
A queste, si aggiungeranno quattro moduli (da 30 ore ciascuno) che dovranno essere coerenti con il Piano dell’offerta formativa.
Potranno riguardare: il rafforzamento della lingua straniera, le competenze digitali, l’orientamento post-scolastico, la musica e il canto, l’arte, la scrittura creativa, il teatro, i laboratori creativi e/o artigianali per la valorizzazione delle vocazioni territoriali, l’educazione alla legalità e la cura dei beni comuni, la cittadinanza italiana ed europea, i percorsi formativi di inclusione che prevedano il coinvolgimento dei genitori.
Complessivamente, ogni scuola potrà ricevere 40.000 euro per realizzare le attività extra.