Cerimonia al Quirinale: «La sua figura riassume la “fatica della democrazia”»
ROMA – «Ricordiamo oggi, a distanza di cento anni, la nascita di un grande statista italiano, Aldo Moro, nella cui figura più che in quella di altri si riassume la “fatica della democrazia”, opera sempre in divenire, mai definitivamente compiuta».
Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto ricordare Aldo Moro nel centenario della sua nascita che si è celebrato oggi.
Prima della cerimonia il Capo dello Stato ha incontrato i familiari dello statista rapito e ucciso dalle Brigate Rosse.
«Aldo Moro fondava la sua testimonianza politica sul superamento della concezione di uno Stato autoritario all’interno e aggressivo all’esterno. Lo Stato andava orientato, invece, con decisione, al continuo rafforzamento delle basi della democrazia e di un ordine internazionale ispirato alla distensione e al superamento degli squilibri esistenti» ha proseguito Mattarella nel suo intervento.
«Fermo e instancabile nel perseguire la sua visione anticipatrice, era portatore di quella “vocazione all’intesa”, di quella consapevolezza del valore del confronto che contribuirono ad attribuirgli l’immagine del mediatore – tra le forze politiche -, così come tra le opinioni e le tendenze presenti nel suo partito. Esercitò questa azione di alta mediazione – ben diversa dal compromesso al ribasso – anche tra gli attori sulla scena internazionale, come emerse più volte, con chiarezza, nell’ambito dell’allora Comunità Europea» ha aggiunto il Capo dello Stato.
«Il suo drammatico e crudele assassinio ha sottratto alla Repubblica una figura di rilievo centrale. Ripensare compiutamente Aldo Moro e la sua intera vita, nella sua dimensione umana, in quella culturale, in quella politica, in quella spirituale, costituisce, oggi, un atto di libertà, una vittoria contro i terroristi e le loro violenze, un risarcimento all’intero Paese» ha concluso Mattarella.
Oltre a Mattarella, alle celebrazioni per il centenario della nascita di Aldo Moro sono intervenuti il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Luca Lotti, il professor Giuseppe Vacca e il professor Renato Moro, ordinario di Storia Contemporanea all’Università degli Studi Roma Tre.
Presenti al Quirinale il Presidente Emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, il Presidente del Senato, Pietro Grasso, la Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, rappresentanti del Governo, del Parlamento e delle Istituzioni.
Nell’occasione è stato presentato il francobollo commemorativo di Aldo Moro emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico e stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.