Terremoto, Renzi: «Danni per quattro miliardi»


A Palazzo Chigi il premier ha fatto il punto con il Commissario straordinario Errani

Il premier Renzi riferisce a Palazzo Chigi sul terremoto (foto www.governo.it)
Il premier Renzi riferisce a Palazzo Chigi sul terremoto (foto www.governo.it)

ROMA – Il terremoto che un mese fa ha devastato l’Italia centrale ha provocato danni per almeno quattro miliardi di euro. Lo ha affermato oggi il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ha tenuto a Palazzo Chigi una conferenza stampa per fare il punto trenta giorni dopo la terribile tragedia.

Presenti anche il commissario straordinario di Governo per la ricostruzione nelle aree colpite dal terremoto del 24 agosto, Vasco Errani, il capo del dipartimento Protezione civile Fabrizio Curcio, oltre ai presidenti delle regioni colpite: Nicola Zingaretti (Lazio), Luca Ceriscioli (Marche), Catiuscia Marini (Umbria) e Luciano D’Alfonso (Abruzzo).

«Il nostro obiettivo è riportare tutto come era prima. Prime, seconde case, attività commerciali. Il mio pensiero va ancora una volta alle vittime, alle famiglie, ai sopravvissuti e a chi cerca di ricominciare a vivere sapendo che nulla sarà più come prima» ha affermato Renzi.

Il premier ha focalizzato il suo intervento soprattutto sull’edilizia scolastica, nel mirino dopo il crollo della scuola di Amatrice, lanciando anche un appello agli amministratori locali delle zone vicine al cratere sismico e, più in generale, di tutta Italia.

«Sulle scuole non si scherza e parla un padre, non il presidente del Consiglio. Ai sindaci dico: mettete subito i soldi per progettare interventi che aiuteranno la sicurezza dei nostri figli a scuola. Tutto quello che serve per le scuole va messo e sarà fuori dai limiti del patto di stabilità, ci sarà massima disponibilità» ha detto Renzi

Errani annuncia il decreto per inizio ottobre

Il Commissario straordinario, Vasco Errani
Il Commissario straordinario, Vasco Errani

Errani ha spiegato invece che per la ricostruzione post terremoto entro il 2 o 3 ottobre il Consiglio dei Ministri approverà un decreto all’insegna della trasparenza e della semplificazione.

«Sarà contraddistinto da un meccanismo chiaro di riconoscimento pieno dei danni del terremoto. In questo modo non ci troveremo in una situazione nella quale ogni anno si devono discutere le quote per il risarcimento».

Proseguono le verifiche di agibilità degli edifici lesionati dal terremoto

Soccorritori al lavoro nelle aree colpite dal terremoto del 24 agosto
Soccorritori al lavoro nelle aree colpite dal terremoto del 24 agosto

Intanto nelle zone colpite dal terremoto vanno avanti le verifiche di agibilità sugli edifici pubblici e privati. Nella giornata di oggi sono 148 le squadre di tecnici abilitati Aedes (Agibilità e danno nell’emergenza sismica) e di esperti impegnate nelle verifiche di agibilità post-sismica; in campo anche 56 tecnici a supporto dei Comuni per la gestione delle richieste di sopralluogo.

Per quanto riguarda gli edifici privati, sono finora 9191 le schede di valutazione compilate e acquisite che indicano 4276 edifici dichiarati agibili (quasi il 47%) e 530 che, pur non essendo danneggiati, risultano inagibili per rischio esterno.

Sono 3065, invece, gli esiti di inagibilità (il 33%) mentre 1320 sono gli immobili temporaneamente o parzialmente inagibili.

Per quanto riguarda l’agibilità degli edifici pubblici, le verifiche hanno riguardato finora 754 strutture, di cui 648 plessi scolastici: tra questi ultimi 466 sono stati ritenuti agibili (quasi il 72%) mentre altri tre pur se non danneggiati risultano al momento inagibili a causa di rischio esterno.

Sono 117 gli edifici temporaneamente inagibili – in tutto o solo in parte – che grazie a provvedimenti di pronto intervento tornerebbero agibili; a questi se ne aggiungono 21 parzialmente inagibili e tre da rivedere per un’ulteriore valutazione. Sono 38 invece gli edifici scolastici inagibili, meno del 6%, e concentrati nei comuni più colpiti.

Tra gli altri edifici pubblici oggetto di verifica, infine, sono 71 quelli agibili, più uno agibile ma inagibile per rischio esterno; 19 quelli che risulterebbero agibili con provvedimenti e tre quelli parzialmente inagibili. Una struttura necessita di essere rivista, mentre sono undici su 106 totali quelle inagibili.

Scende il totale della popolazione assistita

Nella foto una delle tendopoli che ospitano gli sfollati in attesa della ricostruzione post terremoto
Nella foto una delle tendopoli che ospitano gli sfollati in attesa della ricostruzione post terremoto

Sono scese invece a 2714 le persone assistite nei campi e nelle strutture allestite allo scopo o presso gli alberghi.

Nella Regione Lazio sono assistite 770 persone. Sono, invece, 321 i cittadini ospitati presso gli alberghi messi a disposizione a San Benedetto del Tronto in attesa della realizzazione delle soluzioni abitative d’emergenza.

Sono poi 90 le persone che hanno deciso di trasferirsi presso i MAP e le abitazioni del progetto CASE messe a disposizione nel comune dell’Aquila. Sono, inoltre, 110 le persone ospitate in residenze sanitarie assistenziali delle quattro regioni colpite dal sisma del 24 agosto.

Nelle Marche sono alloggiate 794 persone, in Umbria sono assistite 482 persone mentre, in Abruzzo sono 147.