Intanto Stati Uniti e Russia non trovano nuovo accordo su cessate il fuoco
ROMA – Si è concluso con un nulla di fatto e posizioni ancora distanti il nuovo round di colloqui tra Russia e Stati Uniti sulla crisi siriana.
Il segretario di Stato americano, John Kerry, e il minostro degli Esteri di Mosca, Sergej Lavrov, si sono lasciati senza raggiungere un altro accorso sul cessate il fuoco.
Dopo la fine della tregua annunciata la settimana scorsa dal governo di Damasco, che aveva denunciato almeno 300 violazioni da parte delle forze ribelli, i combattimenti sono ripresi in diverse zone del Paese.
La situazione più grave è quella di Aleppo, dove «quasi due milioni di persone sono, ancora una volta, senza acqua corrente della rete pubblica» denuncia Hanaa Singer, Rappresentante Unicef in Siria.
Gli intensi attacchi di giovedì notte hanno danneggiato la stazione di pompaggio dell’acqua di Bab al-Nayrab che fornisce acqua a circa 250.000 persone nella parte orientale di Aleppo.
Le violenze e i bombardamenti stanno impedendo alle squadre di tecnici di raggiungere la stazione per la riparazione.
«Per ritorsione, la stazione di pompaggio di Suleiman al Halabi, che si trova ad est, è stata disattivata, tagliando l’acqua a 1,5 milioni di persone nella parte occidentale della città» aggiunge Singer.
«Privare i bambini dell’ acqua li mette a rischio di terribili epidemie di malattie trasmesse dall’acqua e si aggiunge alla sofferenza, alla paura e all’orrore che i piccoli di Aleppo vivono a ogni giorno» afferma.
«Nella parte orientale di Aleppo, la popolazione dovrà ricorrere ad acqua di pozzo altamente contaminata. Nella parte occidentale, i già esistenti pozzi d’acqua profondi saranno una fonte d’acqua alternativa sicura» prosegue la Rappresentante dell’organizzazione.
L’Unicef aumenterà il trasporto dell’acqua di emergenza in tutta la città, ma si tratta di una soluzione temporanea che non è sostenibile nel lungo periodo.
«Per la sopravvivenza dei bambini è fondamentale che tutte le parti in conflitto fermino gli attacchi contro le infrastrutture idriche, diano accesso per valutare e riparare i danni alla stazione di Bab-al- Nayrab, e facciano di nuovo passare l’acqua alla stazione di Suleiman al-Halabi» conclude Singer.