Il premier: «Potrebbe creare 100mila posti di lavoro»
ROMA – Dopo aver annunciato nei mesi scorsi il completamento della Salerno-Reggio Calabria per dicembre, il premier Matteo Renzi rilancia l’ipotesi di realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina.
Renzi lo ha sottolineato oggi a Milano, nel corso del tour che l’ha portato a visitare anche l’Ospedale San Raffaele.
«Bisogna completare il grande progetto di quella che Delrio chiama la Napoli-Palermo, per non parlare del ponte sullo Stretto» ha detto Renzi intervenendo al 110° anniversario di Salini Impregilo.
«Questa è un’operazione che può portare non soltanto 100 mila posti di lavoro, ma che può servire a togliere la Calabria dall’isolamento nel quale è oltre a rendere la Sicilia più vicina e raggiungibile»ha proseguito.
Poi, rivolgendosi a Pietro Salini, ha sottolineato che «il Governo è pronto. Se siete nella condizione di portare le carte e sistemare quanto è fermo da 10 anni, noi sblocchiamo tutto».
Il Codacons: «Scherzo di Carnevale in anticipo». No anche di Italia Nostra
«Le affermazioni odierne di Renzi sul Ponte sullo Stretto sembrano uno scherzo di Carnevale agli italiani, fatto in largo anticipo». È sarcastica la reazione del Codaconsa lle dichiarazioni del Presidente del Consiglio in merito alla realizzazione del ponte tra Calabria e Sicilia.
«Prima di parlare di progetti faraonici come il Ponte sullo Stretto, Renzi farebbe bene a portare a termine le 868 opere incompiute esistenti in Italia e dire ai cittadini dove troverà 1,4 miliardi di euro necessari per il completamento dei lavori» afferma il presidente Carlo Rienzi.
«Facile fare annunci a voce, molto più difficile se non impossibile reperire le risorse necessarie per la realizzazione del maxi-progetto, usato da tutti i Governi come spot elettorale di facile presa sui cittadini» aggiunge Rienzi.
«Ricordiamo al nostro premier che in Italia esistono ancora 868 infrastrutture non portate a compimento che abbiamo censito e che hanno già prodotto un immenso spreco a carico dei cittadini pari a 4 miliardi di euro, e per la cui realizzazione definitiva serviranno almeno altri 1,4 miliardi» conclude.
«Non possiamo che riaffermare una posizione nota e ribadita da anni: Italia Nostra è contraria alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, devastante per il paesaggio, di dubbia sicurezza per l’elevato rischio sismico del territorio» afferma Marco Parini, presidente di Italia Nostra.
«Ci si chiede poi se il ponte porterà posti di lavoro o li toglierà a tutti coloro che operano sullo stretto. La messa in sicurezza del nostro territorio certamente ne creerebbe molti di più. Un no a un’opera faraonica, dunque, i cui elevatissimi costi sarebbero sopportati dalla collettività» sottolinea.