Lo rivela un dossier di UNICEF e Banca Mondiale
ROMA – Hanno raggiunto l’impressionante cifra di 385 milioni i bambini che nel mondo vivono in condizioni di povertà estrema. Lo rivela un nuovo rapporto dell’UNICEF e della Banca Mondiale dal titolo “Ending Extreme Poverty: A focus on Children”.
La nuova analisi è stata lanciata in seguito allo studio della Banca Mondiale “Poverty and Shared Prosperity 2016: Taking on Inequality”, secondo cui circa 767 milioni di persone a livello globale vivevano con meno di 1,90 dollari al giorno. Nel 2013, la metà di loro avevano meno di 18 anni.
Il dossier mostra che nel 2013 il 19,5% dei bambini nei Paesi in via di sviluppo viveva in famiglie che sopravvivevano con 1,90 dollari o meno in media a persona al giorno, rispetto al 9,2% degli adulti.
Le stime globali sulla povertà estrema infantile sono basate sui dati di 89 Paesi che rappresentano l’83% della popolazione di quelli in via di sviluppo. L’Africa Sub Sahariana ha sia i tassi più alti di bimbi che vivono in povertà estrema che si attesta ad appena sotto il 50%, sia la più alta percentuale al mondo in povertà estrema, ad appena oltre il 50%.
L’Asia Meridionale è al secondo posto con circa il 36% – con oltre il 30% dei bambini poveri che vivono soltanto in India. Più di 4 piccoli su 5 in povertà estrema vivono in aree rurali.
I bambini sono colpiti in una percentuale sproporzionata: infatti rappresentano circa un terzo della popolazione presa in esame, ma la metà di quella che vive in condizioni di povertà estrema. I bambini più piccoli sono quelli più a rischio, con oltre un quinto dei bambini sotto i 5 anni di età nei Paesi in via di sviluppo che vive in povertà estrema.
«I bambini non solo hanno più probabilità di vivere in condizioni di povertà estrema, ma gli effetti della povertà su di essa sono più dannosi. Questi bambini hanno le peggiori probabilità e i più piccoli hanno peggiori possibilità rispetto a tutti gli altri, perché le deprivazioni colpiscono lo sviluppo fisico e mentale» ha dichiarato Anthony Lake, Direttore generale dell’UNICEF.
«È scioccante che metà di tutti i bambini dell’Africa Sub Sahariana e che 1 bambino su 5 nei paesi in via di sviluppo crescano in condizioni di povertà estrema. Non è solo un limite per il loro futuro, ma anche per le loro società» ha aggiunto.