Intervento post sisma: Paesi europei testano nuovo modello


Tre giorni di esercitazioni nella valle del Belice nell’ambito del progetto “Modex”

Nella foto dei Vigili del fuoco i primi soccorsi dopo il sisma del 24 agosto
Nella foto dei Vigili del fuoco i primi soccorsi dopo il sisma del 24 agosto

ROMA – Tre giorni di esercitazioni internazionali per testare il meccanismo sinergico di Protezione Civile in caso di evento sismico. Sono quelli che hanno preso il via oggi nell’ambito di “Modex Sicily 2016”, il progetto realizzato dal Dipartimento della Protezione Civile e dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, con la collaborazione della Regione Sicilia, e finanziata dalla Commissione Europea.

L’esercitazione è una tappa del progetto più complessivo “Modex”, coordinato dalla Danimarca al quale partecipano anche Italia, Estonia, Portogallo e Svezia.

L’esercitazione, che si svolgerà fino al 7 ottobre nella valle del Belice, colpita dal tragico sisma nel 1968, vedrà impegnate squadre specializzate nella ricerca e soccorso in ambito urbano (U.S.A.R.-Urban Search and Rescue), provenienti anche da Algeria, Belgio e Olanda.

Lo scopo principale è testare la cooperazione e l’efficienza nella gestione delle operazioni di soccorso post sisma delle squadre dei Paesi partecipanti.

Il programma di “Modex Sicily 2016” prevede tre giornate di esercitazione, che vedranno impegnati 24 ore su 24 oltre 200 vigili del fuoco con funzioni di regia complessiva, logistica e sicurezza e un centinaio di volontari di protezione civile, impegnati anche come “figuranti” con la funzione di “vittime” da soccorrere dopo un ipotetico sisma.

Nel corso delle attività si procederà a verificare l’efficacia e la validità di un modello di intervento in contesti emergenziali gravi di sisma, nonché i piani, le procedure decisionali e le forme di cooperazione tra i vari sistemi nazionali di protezione civile in Paesi europei o terzi.