Dall’11 al 16 ottobre a Capri torna l’evento dedicato ai film asiatici
ROMA – L’opening night film della tredicesima edizione dell’Asian Film Festival, martedì 11 ottobre alle 20.45 presso la Biblioteca Multimediale Arturo Loria, è “Rouge” il capolavoro del regista di Hong Kong Stanley Kwan, a cui il festival dedica una retrospettiva di sei film fra le sue opere più significative.
Con sedici lungometraggi in concorso, di cui molte anteprime italiane ed europee, importanti pellicole fuori concorso, una sezione newcomers e tante novità l’Asian Film Fest, diretto da Antonio Termenini, sbarca, dall’11 al 16 ottobre prossimi, per la prima volta, a Carpi con un tris di locations: Cinema Eden, l’Auditorium della Biblioteca Loria e il Mattatoio.
Particolarmente ricca la programmazione dei film tra i cui titoli spicca l’anteprima del film “A tale of three cities” (Cina) diretto dalla regista Mabel Cheung, ospite d’onore dell’Asian Film Festival (giovedì 13 ottobre ore 20,40 Cinema Eden) . Una intensa storia d’amore che prende le mosse dalle vicende reali di una coppia la cui sofferta relazione si snoda tra le città di Wuhu, Shanghai e Hong Kong nel corso della Seconda Guerra Cino-giapponese e della Guerra civile cinese.
Il programma
Tra gli altri film vanno anche segnalati “Nobi” (Giappone) di Shinya Tsukamoto(venerdi 15 alle ore 22,30 al Cinema Eden) che ha destato forte interesse a Venezia nel 2014 per la forza delle immagini, un inno al pacifismo che fa del regista ancora una volta interprete delle inquietudini del Giappone contemporaneo.
Molto attese sono anche tre anteprime italiane ed europee. La prima “Hong Kong trilogy” (Hong Kong) di Christopher Doyle (sabato 15 ottobre alle ore 22,30 presso il Cinema Eden) è un film a tre episodi, presentato con successo al festival di Toronto del 2015, che raccontano, tra ansie e paure, cosa significhi essere adolescenti a Hong Kong. Con “Journey to the shore” di Kyoshi Kurosawa (sabato 16 ottobre alle ore 18,30 al Cinema Eden) l’AsianFilmFestival fa un omaggio al genere Horror giapponese con venature filosofiche religiose in cui i morti tornano in vita, più che per spaventare, spinti dal bisogno di fare un bilancio della propria esistenza. Infine “The virgin psychics” di Sion Siono, (sabato 15 ottobre alle ore 16,40 al Cinema Eden) non smentisce la vena iperdemenziale e surreale del regista giapponese che per il suo film questa volta s’ispira all’omonimo manga di Kiminori Wakasugi.
Infine, occorre ricordare da Taiwan “The laudryman” una black comedy opera prima del giovane regista Lee Chung, l’anteprima italiana del voyeuristico film tailandese “Motel mist” diretto da Prabda Yoon e il catartico “Zinnia flowers” (Taiwan) per la regia di Tom Shu-Yu.
L’Asian Film Festival, con le sue sezioni competitive, i focus, le retrospettive, i cortometraggi, gli incontri e i dibattiti con il pubblico, rappresenta un appuntamento consolidato per gli appassionati di cinema in particolare dell’Estremo Oriente e del Sud-Est Asiatico, e un momento fondamentale di conoscenza, di apertura al confronto.