Bergoglio a sorpresa nelle zone colpite dal terremoto del 24 agosto
ROMA – «Non volevo dare fastidio, ma esservi vicino. Dal primo momento ho sentito che dovevo venire qui, semplicemente, per dire che vi sono vicino e che prego per voi».
Sono le parole che Papa Francesco ha rivolto alla folla ad Amatrice, dopo la visita a sorpresa del Pontefice nelle zone colpite dal terremoto dello scorso 24 agosto.
Bergoglio, che ha scelto il 4 ottobre, giorno in cui si festeggia San Francesco, il patrono d’Italia, per portare il suo messaggio di vicinanza agli sfollati e ai soccorritori impegnati nella ricostruzione, è arrivato poco dopo le 9 nella cittadina laziale distrutta dal sisma.
Accompagnato dal vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, Papa Francesco si è subito recato alla scuola provvisoria di Amatrice, realizzata dalla Protezione Civile di Trento, per incontrare i bambini e gli insegnanti.
Subito dopo si è spostato nella zona rossa del paese, per rendere omaggio alle vittime del sisma. «Temevo che la mia visita fosse più un ingombro che un aiuto, per questo ho lasciato passare un po’ di tempo affinché si sistemassero un po’ di cose, come la scuola» ha aggiunto Papa Francesco.
«Vicinanza e preghiera, è questa la mia offerta a voi – ha detto poi alla folla che lo circondava -. Che il Signore benedica tutti voi, la Madonna vi custodisca in questo momento di tristezza. Andiamo avanti, anche se ci sono tanti cari che ci hanno lasciato. Preghiamo la Madonna per loro».
Il Pontefice, che ha visitato Amatrice due giorni dopo il viaggio apostolico in Georgia e Azerbaigian, ha rivolto un pensiero anche ai Vigili del Fuoco, che dal 24 agosto hanno realizzato quasi 30mila interventi: «Grazie per ciò che fate. Prego perché non lavoriate, perché il vostro è un lavoro doloroso» ha detto.
La visita del Papa è proseguita tra i cittadini di Arquata del Tronto dove ha rivolto parole di speranza alla popolazione e alle famiglie in particolare. Un invito ad andare sempre avanti, con coraggio. Qui Papa Francesco è stato accompagnato da monsignor Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli Piceno.
Prima di rientrare a Roma, il Santo Padre ha fatto tappa a Norcia, accompagnato dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo. Si è raccolto in preghiera nella zona rossa davanti alla chiesa di S. Pellegrino, fortemente danneggiata, e poi si è congedato dai presenti.