Il riconoscimento per lo storico accordo con le Farc
ROMA – «Sono sopraffatto, molto grato e sorpreso. Lo dedico alla popolazione che ha sofferto tanto». Con queste parole Juan Manuel Santos, presidente della Colombia ha commentato la scelta del Comitato per il Nobel che gli ha assegnato il Premio per la pace.
Il Nobel, questa la motivazione, è andato a Santos «per lo sforzo risoluto per mettere fine al conflitto durato 52 anni con la guerriglia delle Farc».
Il “No” popolare allo storico accordo nel referendum dello scorso 2 ottobre (51,3% contro il 49,7% dei favorevoli con appena 65mila voti di scarto) non ha influito dunque sulla scelta di assegnare il Nobel a Santos.
In lizza c’erano anche le isole greche per l’accoglienza e l’assistenza ai migranti, Edward Snowden, il medico congolese Denis Mukwege e Papa Francesco ma alla fine l’ha spuntata Santos.
L’accordo di pace con le Farc, le Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia nate negli anni ’50, risale alla fine di giugno quando il comandante Carlos Lozada aveva annunciato su Twitter la fine delle ostilità. Il 23 giugno si era dunque conclusa la lunga e sanguinosa guerra civile caratterizzata da 260 mila morti, 45 mila dispersi e 7 milioni di profughi in quasi mezzo secolo.
Gran parte del merito dello storico accordo tra Stato e Farc è stato riconosciuto a Santos, classe 1951 ed ex ministro della Difesa nel Governo Uribe, che è stato il maggiore sostenitore dell’inizio delle nuove trattative di pace, avviate nel novembre 2012 a L’Avana. In quell’occasione Cuba e Norvegia svolsero il ruolo di mediatori.
“L’unico premio al quale aspiriamo è quello della pace con giustizia sociale, senza paramilitarismo, senza rappresaglie e senza menzogne” ha twittato il comandante delle Farc, Rodrigo Londono, alla notizia dell’assegnazione del Nobel per la pace a Santos.
Non sono mancate reazioni anche in Italia. Il premier Matteo Renzi su Twitter ha scritto: “Sono felice per la Colombia e per il Presidente #Santos. Un amico prezioso, un leader vero. Merita il Nobel per la pace 2016”.