E’ il suo ultimo lavoro letterario
È una donna cristiana ma lontana dalla fervida credenza cattolica e poco praticante l’autrice, Lui l’intercessore: Gesù. In presentazione “Il tredicesimo apostolo”.
Sono loro i veri protagonisti di questo libro in una ricostruzione e ricerca di una pace interiore dalla quale Maria Teresa è travolta da una mistica passione. E la storia si avvicina per caso ad una scrittura quasi guidata, nessuno attorno a sé se non una spinta e un orientamento spirituale che lei non ha pensato mai di possedere.
A parte gli ultimi anni della sua vita che ha sentito un’attrazione e una sensazione particolare verso la preghiera. Infatti, è nell’ultimo lustro che si sente carpita da una strana sensazione di cui mette a servizio chiunque vuole ascoltarla. E con una penna in mano scortata da un qualcosa d’inspiegabile si sente in dovere di condividere tutto ciò con altri ne “Il tredicesimo apostolo”. Credenti e non, cristiani ed atei. Ma chi è il tredicesimo discepolo se non ognuno di noi che siano in grado di portare la parola del signore? Messaggeri di Dio si nasce o si diventa, potrebbe nascere questo discutibile dibattito? Ma il dolore quando ti mette a dura prova, ti cambia la vita e ti addossi a qualcosa, a qualcuno.
Quella fede che tu hai tralasciato, abbandonandola per superficialità. Oppure per trascuratezza in una società sempre più priva di sentimenti e d’affetti e sempre più lontana dalla dottrina che ci fece cristiani. Un era che ti allontana dai valori e ti rende schiavo di un consumismo che ti consuma anche l’anima, ma basta capirlo e non è facile ma non impossibile.
Così fu per Maria Teresa quando un bel giorno nel dormiveglia del suo letto di una corsia, dalle lenzuola bianche e un odore d’urna funerea, una nuova luce illuminò il suo cammino. Una ricerca della verità “solo così si può trovare l’amore” e chi trova l’amore ritorna da Dio…
Ada cosco