Dopo una notte di negoziati arriva la fumata bianca per il distruttivo gas serra
ROMA – Dopo l’accordo di Parigi del dicembre 2015 la comunità internazionale compie un altro passo in avanti per la lotta al riscaldamento globale e ai gas serra.
A Kigali, in Rwanda, il vertice al quale hanno preso parte 197 rappresentanti di altrettanti Paesi si è concluso positivamente, con l’impegno dei Paesi industrializzati a ridurre l’uso dei gas serra HFC prima dei Paesi in via di sviluppo.
I gas HFC sono idrofluorocarburi impiegati in particolar modo nella refrigerazione, negli impianti di condizionamento e nelle schiume isolanti.
Secondo l’Onu rappresentano il 2% circa delle emissioni di CO2 equivalenti ma il loro utilizzo massiccio farà aumentare le temperature globali fino a un grado centigrado entro il 2050.
Nel corso del vertice nella capitale del Rwanda, è arrivata così la fumata bianca per la progressiva eliminazione degli idrofluorocarburi entro la fine del secolo.
Progressiva perché, in base agli accordi raggiunti, il tetto alle emissioni di gas HFC sarà raggiunto in maniera graduale. Cominceranno, dal 2019, i Paesi industrializzati, compresi gli Stati Uniti.
Oltre 100 Paesi in via di sviluppo, ira i quali la Cina, seguiranno entro il 2024. Infine la restante parte di Paesi, inclusi India e Pakistan, avvierà la riduzione nel 2028.