Il testo licenziato da Montecitorio ora passa al Senato
ROMA – L’ultimo caso è venuto alla luce oggi: in una casa di riposo nel Salernitano, ad Acerno per la precisione, gli ospiti erano maltrattati e presi a schiaffi dal personale della struttura.
Ad incastrarli sono state le intercettazioni audio e le riprese video effettuate dai Carabinieri e finite agli atti dell’inchiesta.
Nelle stesse ore è arrivata la risposta del mondo politico all’ennesimo caso di maltrattamenti.
La Camera ha dato infatti il primo via libera alla legge sull’installazione di telecamere negli asili nido, scuole dell’infanzia, centri per anziani e per disabili.
L’aula di Montecitorio ha approvato il testo, che ora passa al Senato, con 279 voti a favore, 22 contrari e 69 astenuti. La normativa, nello specifico, consente l’installazione delle telecamere nelle strutture per contrastare gli abusi.
Conditio sine qua non è che utenti e personale ne siano informati e che le riprese siano cifrate con codici a disposizione della magistratura, l’unica che può consentire la visione delle immagini.
Il Codacons plaude al via libera della Camera alla legge, definita un ottimo provvedimento, che l’associazione invocava da almeno 10 anni.
Come spiega il presidente Carlo Rienzi «nel nostro paese si ripetono ormai da tempo episodi di violenza a danno di bambini, disabili e anziani, in asili come in case di cura. Le cronache riportano in media un caso a settimana».
«L’unica possibilità per tutelare veramente i soggetti deboli come anziani, bambini e disabili, totalmente indifesi, è vigilare sull’operato di maestre e operatori sanitari attraverso lo strumento della videosorveglianza».
«Ciò nella consapevolezza che chi lavora nel pieno rispetto dell’essere umano non avrà nulla da obiettare» conclude Rienzi.