660 bambini hanno perso la vita in mare solo quest’anno
ROMA – L’UNICEF chiede al Parlamento italiano di approvare con urgenza una legge storica che rafforzerebbe il sostegno e la protezione per il numero record raggiunto di bambini e adolescenti non accompagnati e separati – almeno 20.000 – che sono arrivati quest’anno in Italia. Ogni giorno le notizie di naufragi di migranti nel Mediterraneo mostrano chiaramente che l’approvazione della legge per i bambini che rischiano la vita per raggiungere le coste italiane non può essere ulteriormente ritardata.
Principali dati:
• La rotta Libia-Italia è attualmente quella in cui muore il maggior numero di rifugiati e migranti in viaggio verso l’Europa, con un morto o un scomparso per ogni 47 arrivi nel 2016.
• Nel 2015 – quando la maggior parte dei migranti e rifugiati hanno percorso la rotta più breve attraverso l’Egeo – il tasso di mortalità era di 1 su 269 in totale.
• Nel 2016, almeno 3.740 rifugiati e migranti sono morti o scomparsi nel Mar Mediterraneo – l’88% (3.252) solo nel percorso del Mediterraneo centrale.
• Si stima che circa 660 bambini hanno perso la vita in mare solo quest’anno. Molti sono sepolti in tombe senza nome nel sud Italia, mentre si tenta di rintracciare le famiglie.
• Finora quest’anno, 157.000 migranti e rifugiati (fonte: UNHCR, aggiornata al 24 ottobre 2016) sono arrivati in Italia via mare dal Nord Africa; tra questi: un numero record di bambini non accompagnati- almeno 20.000.
• 12.530 bambini non accompagnati e separati sono arrivati in Italia nel corso del 2015.
• Il numero totale di arrivi nel 2016 (ad oggi) ha già superato il totale per il 2015.
Dal momento che l’accordo UE-Turchia ha drasticamente ridotto il flusso di rifugiati e migranti in viaggio verso l’Europa attraverso il Mediterraneo orientale, il Mediterraneo centrale – dal Nord Africa all’Italia – è diventato la principale rotta per coloro che fuggono da guerre, persecuzioni e disperazione, così come la più lunga e la più pericolosa.
Recentemente, nell’arco di 24 ore, sulla piccola isola italiana di Lampedusa – spesso il primo punto di sbarco per le persone soccorse in mare – un bambino di tre anni è morto asfissiato subito dopo l’arrivo; una giovane donna ha perso la vita a causa di gravi ustioni causate dall’esposizione al combustibile in una delle barche ed una donna incinta di nove mesi in avanzato travaglio è stata evacuata in elicottero a Palermo. Nel corso di altri incidenti, una ragazza e due ragazzi adolescenti con ferite da arma da fuoco, e quattro giovani con ustioni di terzo grado sono stati evacuati al largo dell’isola per le cure mediche di emergenza. Tra il 25 e il 26 ottobre, sono state 4.300 le persone salvate dalla Guardia Costiera italiana (17 persone sono state trovate morte sulle barche).
Il disegno di legge C.1658, “legge Zampa”, che ora dovrà passare al Senato, è il primo atto completo sulla accoglienza e la protezione dei minorenni non accompagnati in Italia. Insieme ad altre organizzazioni, l’UNICEF ha fortemente sostenuto la proposta di legge. Le disposizioni principali della proposta di legge sono pienamente in linea con le azioni raccomandate dall’UNICEF per proteggere i minorenni migranti, sfollati, rifugiati:
i minorenni stranieri non accompagnati e/o separati non sono soggetti
a respingimento e/o rimpatrio che possa comportare “un rischio di danni gravi per il minore”;
è ridotto il termine massimo di trattenimento dei minori nelle strutture di prima accoglienza (da 60 a 30 giorni);
le procedure per l’accertamento dell’età vengono migliorate e uniformate e condotte secondo metodi rispettosi dell’età e delle caratteristiche del minorenne;
viene stabilito un sistema organico di accoglienza dei minorenni stranieri non accompagnati, che soddisfi gli standard minimi delle strutture residenziali per minorenni;
viene esteso l’utilizzo di mediatori culturali qualificati col compito di comunicare e tradurre i bisogni di questa categoria di minorenni particolarmente vulnerabili;
viene promossa la figura dell’affido familiare così come la nomina puntuale di tutori volontari per questi minorenni.
Il Governo italiano ha inoltre stanziato 600 milioni di euro per i comuni che ospitano ed accolgono i migranti e i rifugiati. I fondi tanto attesi aiuteranno gli operatori sanitari, i gruppi e le associazioni che gestiscono i centri di accoglienza e promuovono le attività per i migranti ei rifugiati. Il Forum del Terzo Settore, di cui fa parte il Comitato Italiano per l’UNICEF, ha portato avanti una campagna con il Governo per inserire i piani per gli adolescenti nella “Legge di Stabilità” (legge sulla stabilità finanziaria) per il 2017.
A Lampedusa, l’UNICEF sostiene il lavoro di una ginecologa e di un mediatore culturale a supporto del Servizio sanitario italiano nell’assistenza ai minorenni non accompagnati e alle giovani donne in stato di gravidanza o comunque bisognose di assistenza psicologica e fisica. L’UNICEF ha inoltre istituito un Spazio a misura di bambino presso l’ospedale locale.