Vaccini: Codacons attacca Istituto Superiore Sanità


L’associazione tuona dopo l’invio di una lettera alla magistratura

Non si arresta la polemica sui vaccini
Non si arresta la polemica sui vaccini

ROMA – Non si arresta la polemica sui vaccini, che si arricchisce di un nuovo capitolo. Protagonista è sempre il Codacons che dopo aver promosso la proiezione del controverso documentario “Vaxxed”, “censurato” al Senato, e una class action, torna all’attacco dell’Istituto Superiore di Sanità.

L’associazione definisce «un attacco alla libertà della magistratura e alla sacrosanta neutralità che deve essere garantita dalla giustizia italiana» la lettera inviata dal presidente dell’ISS, Walter Ricciardi, al Procuratore Giuseppe Pignatone.

Nella missiva si chiede ai giudici di schierarsi a favore delle vaccinazioni di massa. «Si tratta di un episodio gravissimo e senza precedenti nel nostro Paese, una vera e propria invasione di campo, con un organo istituzionale, l’ISS, che entra a gamba tesa nei compiti della magistratura, invitandola a schierarsi laddove i giudici dovrebbero garantire assoluta neutralità ed imparzialità» afferma il Codacons.

«Siamo sconcertati nel leggere le dichiarazioni di Ricciardi, e ribadiamo che la giustizia italiana deve essere libera e non obbedire a nessuno, tantomeno all’ISS, perché solo così può arrivare a sentenze come quelle, numerose, ottenute in Italia, in cui i genitori di bambini danneggiati dai vaccini hanno ottenuto cospicui risarcimenti da parte dello Stato» prosegue l’associazione.

«Duole poi rilevare che né l’ISS, né Ricciardi, hanno capito che la battaglia del Codacons non è contro i vaccini, che riteniamo indispensabili, ma contro i regali dei medici in conflitto di interesse alle aziende farmaceutiche, attraverso improbabili vaccinazioni di massa dell’intera popolazione per qualsiasi possibile malattia» aggiunge l’associazione.

«Forse avrebbe fatto meglio Ricciardi a specificare nella lettera a Pignatone i suoi passati rapporti, del tutto leciti ma forse inopportuni, con le aziende del settore farmaceutico» conclude il Codacons.