Intanto il numero degli sfollati nelle zone colpite sale a 28mila
ROMA – A quattro giorni dalla forte scossa di terremoto che il 30 ottobre ha nuovamente colpito il Centro Italia, gli uomini della Protezione civile devono fare i conti, oltre all’assistenza alla popolazione, anche alle criticità dei territori coinvolti.
L’impatto del terremoto è stato devastante non solo sulle abitazioni ma anche sulla rete viaria e si sta provvedendo alla mappatura delle situazioni di dissesto, per procedere poi con le attività di rilievo e stabilire, quindi, le priorità degli interventi.
I primi interesseranno la rete viaria pesantemente compromessa in seguito al sisma.
Tra le criticità più significative, al confine tra Marche e Umbria, c’è la frana della gola della Valnerina, che ha provocato la parziale ostruzione del fiume Nera. Il corso d’acqua è esondato allagando per un tratto la Strada Provinciale 209, già coperta dai detriti.
Sul fronte dighe, i gestori hanno svolto verifiche degli impianti e non hanno riscontrato criticità.
Intanto sono oltre 28mila le persone assistite dalla Protezione Civile in seguito alle forti scosse di terremoto che hanno colpito il territorio dell’Italia centrale il 24 agosto, il 26 ottobre e il 30 ottobre.
In particolare, sono oltre 19mila le persone assistite nell’ambito del proprio comune: di queste, più di 17.500 in palazzetti, centri polivalenti e strutture allestite ad hoc, mentre oltre 1.600 trovano alloggio in strutture ricettive messe a disposizione sul territorio.
Sono, poi, circa 8.400 le persone accolte presso le strutture alberghiere lungo la costa adriatica, mentre circa 500 persone fra Lazio, Marche e Umbria sono assistite in tenda.
Nella Regione Marche sono più di 21mila gli assistiti: oltre 14mila in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, circa 850 in strutture ricettive sul territorio e quasi 7mila negli alberghi della costa.
In Umbria sono quasi 4mila gli assistiti: più di 2mila in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, oltre 500 in tenda, circa 260 in strutture ricettive sul territorio e circa 1.000 negli alberghi sulla costa adriatica.
Nella Regione Lazio sono più di 800 gli assistiti: circa 160 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, una cinquantina in tenda, un centinaio in strutture ricettive sul territorio e quasi 500 negli alberghi della costa adriatica.
Nella Regione Abruzzo, infine, sono circa 1.700 gli assistiti: quasi 1.300 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, più di 400 in strutture ricettive in ambito comunale e una decina in hotel sulla costa adriatica.
Sono impegnati nell’assistenza alle popolazioni colpite dal sisma anche i volontari delle Misericordie, operativi nell’area tra Marche ed Umbria colpite duramente dal sisma.
In particolare 10 volontari sono attivi a Porto Sant’Elpidio nel centro turistico Holiday che è composto da 24 camere, 53 appartamenti e 130 villini occupati dalle famiglie sfollate per un totale di 530 persone.
I volontari sono utilizzati per le funzioni di segreteria ed assistenza, con particolare attenzione agli anziani ospitati: alcuni di loro sono stati infatti accompagnati agli uffici postali per il ritiro della pensione.
Fra le funzioni dei volontari anche quella di consegnare farmaci e trasporto delle famiglie non assegnate al Centro Holiday nelle altre strutture di destinazione. Presso il centro turistico sono stati smistati e indirizzati a varie strutture della costa, ad oggi, circa 5000 sfollati.
A Camerino in questo momento operano invece 32 volontari che sono attivi nelle funzioni di assistenza nelle frazioni più isolate del comune, dove portano generi di prima necessità, acqua, cibo, medicinali. Sostegno viene dato anche a quegli allevatori che non possono lasciare le zone colpite: in piena attività la mensa di Cascia che continua a preparare pasti per circa 800 persone.