L’allarme lanciato da As.Tro, l’associazione dei gestori: «In pericolo anche migliaia di aziende»
ROMA – È guerra aperta tra As.Tro, l’associazione dei gestori di apparecchi e il Governo dopo la proposta dell’Esecutivo di un maxi taglio sul territorio nazionale delle slot. Nel corso del Comitato Direttivo dell’associazione è arrivato anche l’allarme per l’occupazione nel settore e lo scenario è preoccupante.
«50 mila addetti a casa dal primo gennaio, 2 miliardi di euro di esposizione bancaria deteriorata, migliaia tra fallimenti, liquidazioni, amministrazioni straordinarie, che nel 2017 saranno aperte dalle società di gestione di apparecchi leciti» illustra Massimiliano Pucci, presidente di As.Tro, nella relazione che ha aperto il Comitato Direttivo a Bologna.
Condivisibili, secondo Pucci, «i buoni principi della riduzione dell’offerta (effettivamente troppo ampia), e della formazione obbligatoria per chi propone la slot al pubblico».
Il problema, come riporta Agipronews, è che di fatto «si epura una categoria: si ha quasi l’impressione di trovarsi di fronte ad un’ossessione contro un prodotto (la slot a moneta con vincita limitata) e contro una classe di imprese e dei relativi proprietari».
«Mi chiedo – prosegue Pucci – se il Mef ha predisposto degli ammortizzatori per le persone che perderanno il lavoro, o queste ultime sono solo delle entità senza dignità? E poi, cosa andremo a dire alle banche che hanno creduto nei progetti delle aziende di gestione? Si dovrà gestire, tra l’altro, l’esposizione dell’Inps a più di 20.000 trattamenti di fine rapporto non più onorabili dalle casse vuote delle imprese di gestione. Cosa dobbiamo dire ai Giudici concorsuali e ai Curatori? Di far causa al Governo?».
L’esempio di Bolzano: inutile sforbiciata con slot sostituite dai totem
Pucci va giù duro e cita anche l’esempio di Bolzano. «È strano che si continui a lavorare su un’ipotesi come quella di Baretta. Dove è stata eliminata la slot dai bar e dalle tabaccherie, come a Bolzano, sono arrivati i totem, in 45 bar su 45. Rischia di diventare il governo dei licenziamenti e dell’illegalità» aggiunge.
L’associazione di gestori sta studiando le contromosse che passeranno anche dai tribunali. L’obiettivo è chiedere conto su alcuni punti, in primo luogo gli investimenti richiesti per cambiare le schede su slot prossime alla rottamazione e la cancellazione di migliaia di imprese e posti di lavoro.
«Stasera manderemo al sottosegretario Baretta una lettera con le nostre idee per cambiare la sua proposta. Speriamo di ottenere qualche risultato, altrimenti scriveremo a Renzi e a Padoan per ottenere gli ammortizzatori sociali necessari per chiudere le nostre aziende. E se non riusciremo a cambiare le cose, ci rivolgeremo alle autorità europee» conclude.