L’artista non sarà a Stoccolma il 10 dicembre: ad annunciarlo è l’Accademia di Svezia
ROMA – Dopo i casi Leicester, Brexit e Trump, stavolta i bookmaker possono tirare un sospiro di sollievo. Bob Dylan, come indicavano le quote, il prossimo 10 Dicembre non sarà a Stoccolma per ritirare il Premio Nobel per la Letteratura.
A sgombrare il campo da ogni dubbio sulla presenza o meno dell’artista americano è stata la stessa Accademia di Svezia che ha diffuso una lettera nella quale Bob Dylan spiega i motivi della sua rinuncia.
«Impegni presi precedentemente rendono impossibile il mio viaggio a Stoccolma a dicembre e quindi non potrò essere presente» avrebbe scritto il musicista che si è detto molto onorato del Nobel.
La missiva chiude così il giallo che nelle settimane scorse aveva agitato perfino i pacati membri dell’Accademia.
E, come detto, questa volta i bookmaker non si sono fatti trarre in inganno dalle parole pronunciate dal cantante lo scorso 29 ottobre, quando aveva affermato di essere rimasto senza parole dopo la notizia del Nobel.
«Apprezzo molto l’onore ricevuto. È stato straordinario, incredibile. Chi si sarebbe mai sognato una cosa simile?». In un’intervista al Telegraph aveva poi aggiunto sulla possibilità di recarsi a ritirare il riconoscimento: «Beh, io sono qui. Ci andrò…se posso».
La possibilità che Dylan potesse presentarsi di fronte agli accademici svedesi era rimasta però in lavagna a 2,00. L’ipotesi contraria, ritenuta la più probabile, valeva meno del raddoppio (1,70).
Il Nobel per la letteratura non è il primo importante riconoscimento per Dylan, che nel 2008 ha vinto il Pulitzer e nel 2012 ha ricevuto la Presidential Medal of Freedom.
Si tratta della massima decorazione civile degli Stati Uniti, conferita a coloro che hanno dato “un contributo meritorio speciale per la sicurezza o per gli interessi nazionali degli Stati Uniti, per la pace nel mondo, per la cultura o per altra significativa iniziativa pubblica o privata”.
In quell’occasione Dylan non mancò alla consegna del riconoscimento da parte del presidente americano Barack Obama.
A Stoccolma il 10 dicembre, la scena non si ripeterà. L’Accademia di Svezia ora spera solo che Dylan possa, entro sei mesi, dare la “Nobel Lecture”.