Ha lanciato le chat online già nel 1996 ed oggi è al passo con gli altri social
ROMA – Ha compiuto vent’anni una delle “veterane” delle chat online: ICQ, lanciata nel 1996 da studenti israeliani della compagnia Mirabilis. È stato il primo servizio autonomo di messaggi istantanei. La ricorderanno chi già a fine anni Novanta “smanettava” sul web, ma ICQ non è affatto defunta. Nonostante sia stata di gran lunga superata da piattaforme come WhatsApp, Messenger, Line o Skype, in vent’anni la chat ha cercato di allinearsi alla concorrenza, integrando non solo le videochiamate ma anche tecnologie di intelligenza artificiale per la gestione di foto e video.
Lanciata il 15 novembre del ’96, ICQ è passata anche per la proprietà di AOL (nel 1998) e dal 2010 è del gruppo russo Mail.Ru. Secondo dati riferiti al 2013 conta circa 11 milioni di utenti giornalieri. Una fetta praticamente di nicchia rispetto alla potenza di fuoco di altre applicazioni per i messaggi (WhatsApp è arrivata a un miliardo di utilizzatori mensili).
In due decenni, spiega la compagnia sul suo blog, ICQ si è evoluta da soluzione unicamente per il web ad applicazione trasversale a più piattaforme, disponibile per smartphone Android e iOS. Diverse le novità introdotte per restare al passo con le tendenze di mercato: la possibilità di inviare messaggi audio, il riconoscimento vocale, le “Storie” – opzione che “ricorda” quelle di Snapchat cui si è ispirata da poco anche Instagram -, la gestione di foto e video sfruttando le reti neurali, i filtri interattivi.