Sembra una barzelletta ma è tutto vero. All’uscita del soccorso effettuato a una giovane donna romena i paramedici e medico hanno trovato la sorpresa
VIBO VALENTIA- Immaginiamo che se una delle quattro forze armate della repubblica italiana lascia in seconda fila le vetture del blitz, durante un’azione militare condotta per l’arresto di criminali, sia contestata dalla polizia municipale nel pieno delle sue funzioni – ma sono ambedue nel pieno delle “sue funzioni, giusto!” -. Cioè venga fatta la multa. E, di conseguenza, ci esce la contravvenzione sulla base di una normativa sulla circolazione stradale ai sensi dell’art. 158, comma 2, lett. c) del d.lgs. 285/92 (Codice della Strada). Diciamo che il parcheggio in doppia fila dell’autoambulanza oltre ad essere accompagnato dalla sanzione si può incorrere in un reato perseguibile penalmente. Siamo nel paradosso dell’ironia all’italiana.
Ben cosa diversa è stato il fatto accaduto a Vibo Valentia che il 118, l’autoambulanza del nosocomio cittadino chiamato per un’urgenza, sia stato multato per aver posto in seconda fila la macchina del pronto soccorso con i suoi medici e paramedici. Una multa elargita da uno zelante vigile della polizia municipale che evidentemente non voleva fare distinzioni e onorare la sua uniforme titolata e dichiarare le sue responsabilità nel caos metropolitano senza regole.
Strano ma tutto vero
Gli operatori sociosanitari erano stati chiamati in città per soccorrere una donna di nazionalità romena che in un primo momento, secondo alcune avvisaglie, fosse vittima di violenza. Ma sta di fatto, che l’allarme è stato scongiurato e soffocato con i primi soccorsi come è emerso nelle prime indagini mediche. Era soltanto, fortunatamente, un attacco di panico.
Finite le cure mediche e l’assistenza, all’uscita del palazzo hanno trovato i vigili urbani molto decisi ad infliggere un’ammenda, perché lasciato l’autoambulanza in seconda fila. Una multa di 41 euro che forse avrebbe pagato soprattutto l’ignaro cittadino e, quindi, anche l’inconsapevole vigile. Inutili tutte le proteste e spiegazioni. “siamo all’assurdo- dice Antonio Talesa dirigente del servizio 118 responsabile dell’azienda sanitaria provinciale-vorrà dire che la prossima volta, prima di eseguire un intervento d’urgenza, ci preoccuperemo di trovare un parcheggio, magari a qualche centinaio di metri di distanza.
Non diciamo poi che la Sanità italiana non funziona.