Che dire di una città pitagorica che ha dato i natali a tante sottane e braghe che si sono appollaiati sulle poltrone dimenticando le loro appartenenze?
Eppure la forza, di fare squadra potrebbe essere rilevante per sbattere i pugni e gridare apertamente i propri diritti. Nello specifico è lo scalo aereoportuale di Crotone sbeffeggiato dalle potenti lobby che decideranno le sorti dello stesso se qualcuno non metterà il becco, anche di un quattrino, per riattivare i voli nel resto d’Italia. Visto che la zona è penalizzate da ferrovia e servizi di collegamento dal resto d’Italia. Crotone è diventata un’isola infelice. Sono soli i dipendenti che lavoravano all’interno della struttura di S.Anna, convinti che le lobby indeboliscono santi diritti.
Infatti sono i dipendenti della società aereoportuale di Crotone che con una lettera aperta criticano l’incontro avuto pochi giorni or sono nella cittadella della Regione Calabria
“La riunione presso la Cittadella Regionale in presenza del Presidente Oliverio non ha prodotto quanto auspicato e richiesto dai dipendenti dell’Aeroporto di Crotone S.Anna”.
Promesse, tante parole accorate, ma un nulla di fatto in termini di garanzia occupazionali
Non è interesse dei dipendenti entrare nelle dinamiche e nelle strategie della futura Società unica nella gestione degli aeroporti calabresi, ma è importante conoscere il futuro dello scalo aeroportuale di Crotone. Conoscere quale sarà il ruolo di posizionamento strategico dell’unica infrastruttura utile alla mobilità della costa ionica calabrese.
“Ci aspettavamo – afferma una nota – un impegno concreto, un’azione di forza da parte di tutti i presenti e soprattutto un formale impegno da parte della Regione e dalle rappresentanze politiche e imprenditoriali presenti. Il piano industriale, documento indispensabile per l’accesso al Bando ENAC, sicuramente ha già, al suo interno, delineato gli investimenti e le strategie indirizzate al potenziamento e alla destagionalizzazione del traffico sull’aeroporto di Crotone S.Anna; così come sono stati riportati i principi della struttura organizzativa, del piano economico e del piano degli investimenti che per i trent’anni di attività dall’aggiudicazione, così come prevede la Convenzione con ENAC, il concessionario si è proposto di assicurare. La Regione Calabria, che ha l’obiettivo e l’interesse di concretizzare e di accelerare il progetto della Società unica degli aeroporti Calabresi, è oggi organo sovrano, è il protagonista ed è il principale sponsor in questo percorso. La Regione Calabria quindi non può e non deve defilarsi nei concreti impegni che questo territorio richiede: deve controllare, tutelare e garante il territorio e le sue professionalità. Chiediamo quindi di voler istituire al più presto un tavolo tecnico per comprendere e condividere gli investimenti che sono destinati allo scalo crotonese, quale ruolo è destinato per l’aeroporto all’interno del progetto dei trasporti calabresi e le dovute garanzie per i dipendenti dell’aeroporto di Crotone che a breve saranno licenziati. Dipendenti che non hanno nessuna garanzia visto il Bando ENAC che non contempla una clausola sociale a loro favore. È un nostro diritto lavorare, è un nostro diritto volare ed è un nostro diritto accorciare le distanze. Crotone fa ancora parte di questo Paese e di questa Europa”.
Quali garanzie darà la Regione ai dipendenti dell’aeroporto di Crotone S.Anna, ma, soprattutto alla parte di una Calabria impoverita dalla politica spicciola.