Il giovane poliziotto morì a soli 22 anni: iniziative da Milano a Vibo Valentia
ROMA – Oggi ricorre il 47° anniversario della scomparsa di Antonio Annarumma, il poliziotto che è stato la prima vittima del periodo degli “Anni di piombo”.
Annarumma aveva 22 anni quando perse la vita nel 1969 a Milano durante gli scontri di piazza avvenuti durante dei cortei. Erano stati organizzati in quella giornata a seguito della proclamazione di uno sciopero generale sul tema del “caro-affitti”.
Secondo la ricostruzione della Magistratura, da un vicino cantiere edile alcuni manifestanti raccolsero dei tubolari d’acciaio e li lanciarono contro i mezzi della Polizia.
Un tubo colpì il giovane, penetrandogli nel cranio e causandone una morte pressoché istantanea.
Il mezzo che guidava, senza più controllo, andò a urtare contro un altro mezzo della Polizia. Nel 2009 gli è stata conferita alla memoria una medaglia d’oro al merito civile.
Ad Antonio Annarumma è intitolata anche la caserma del 3° Reparto mobile a Milano, una via ad Avellino, una a Monteforte Irpino (Avellino), suo paese d’origine, e una a Vibo Valentia.
Oggi a Milano è stato ricordato, come ogni anno, con una messa e una cerimonia nella caserma a lui intitolata.
La questura di Avellino lo ha ricordato con una cerimonia a Monteforte Irpino, davanti al monumento a lui dedicato nel cimitero, alla quale ha partecipato il vice capo della Polizia Matteo Piantadosi.
A Vibo Valentia è stato organizzato un dibattito dal titolo “Ribellismo, violenza organizzata, antagonismo estremo” alla Scuola allievi agenti.
Oltre alle autorità civili e militari della provincia hanno partecipato appartenenti ai vari Uffici e Reparti della Polizia di Stato e oltre 250 studenti appartenenti ai vari licei scolastici del Capoluogo.
Gli Istituti interessati dall’evento nei giorni scorsi erano stati invitati a far partecipare i propri allievi al “Concorso letterario Antonio Annarumma”, con un elaborato da realizzare su alcune tracce attinenti il tema del dibattito e presentati oggi per l’occasione.