Anti casta, vicino alla gente e simbolo del sogno americano: il punto di vista dei nostri connazionali
ROMA – Vicino alla gente comune, anti casta (come si usa dire in Italia), e soprattutto uomo simbolo del nuovo sogno della pancia delusa degli States.
Gli italiani sembrano avere le idee abbastanza chiare sul perché Donald Trump è riuscito a vincere le presidenziali americane dello scorso 8 Novembre.
Il clamoroso trionfo nel duello con la candidata dei democratici Hillary Clinton è avvenuto contro ogni pronostico. E anche contro il parere di decine di esperti che puntavano forte sull’ex First Lady, ritenendo improbabile che l’elettorato americano potesse premiare la discesa in campo del tycoon.
L’impresentabile Donald Trump, invece, ce l’ha fatto. Osteggiato dai media. Avversato dalle star di Hollywood e della musica. Nemico giurato per gli intellettuali.
Mollato dai leader parlamentari e dai big del partito repubblicano è divenuto, per molti, un candidato accettabile. Un presidente differente dagli altri, estraneo ai poteri forti e al sottobosco della politica.
Ancora oggi in molti, non soltanto dall’altra parte dell’Oceano, si chiedono come sia stato possibile un risultato così inaspettato.
Swg, dopo aver analizzato le reazioni dell’elettorato italiano, in un’interessante analisi post voto è andata ad indagare anche sui motivi che secondo i nostri connazionali hanno portato Trump alla Casa Bianca.
Punto primo: il clima di ostilità e demonizzazione contro cui ha combattuto è diventato un’arma a favore di Trump, differenziandolo dalla casta e dai politicanti.
È così per il 65% degli italiani intervistati dall’istituto, mentre per il 30% il trionfo del tycoon ha sconfitto il mancato rinnovamento della politica. Ad uscire con le ossa rotte dalle presidenziali americane, secondo gli italiani, sono stati però anche i politici (22%), le élite (21%) e la finanza (12%).
Trump dunque ha vinto, secondo i nostri connazionali, perché non era parte della casta, perché parlava in modo chiaro e non in politichese. Così facendo ha dato, a suo modo, una speranza e ha saputo rinvigorire il sogno di grandezza americano (62%).
L’uomo che non si sa contenere, che bistratta donne e minoranze, politicamente scorretto, è apparso quindi simile, accessibile a tutti. È diventato il soggetto in grado di rappresentare la voglia di difesa, tutela, chiusura e grandeur americana.
Tra i temi più caldi della sua campagna elettorale, non a caso, c’è stato quello dell’immigrazione. E per il 30% degli italiani la vittoria del candidato repubblicano è sintomo che le politiche di accoglienza hanno fallito.
Se per il 58% il risultato delle presidenziali Usa è sintomo di voglia di cambiamento anche con soluzioni forti, anche il tema della difesa della gente comune è stato uno degli elementi che hanno giocato a favore di Trump (47%).
Molti di questi elementi si riscontrano anche nel panorama politico e sociale del nostro Paese, invitando dunque a non sottovalutare quanto accaduto negli States. Perché le elezioni americane, in fondo, sono anche “lezioni” americane.