Biglietti concerti a prezzi gonfiati: avviata class action


Secondary ticketing: il Codacons lancia l’offensiva legale

Avviata una class action dopo lo scandalo dei biglietti a prezzi gonfiati
Avviata una class action dopo lo scandalo dei biglietti a prezzi gonfiati

ROMA – Chi ha comprato biglietti per i concerti a prezzi “gonfiati” ora potrà chiedere i danni. Come annunciato nei giorni scorsi, infatti, il Codacons lancia l’offensiva legale a tutela degli utenti danneggiati dal fenomeno del bagarinaggio online, o secondary ticketing.

Dopo l’apertura di un’inchiesta da parte della Procura di Milano l’associazione ha deciso di avviare un’azione risarcitoria collettiva. L’iniziativa si rivolge a fan e appassionati di musica che, per partecipare a concerti e spettacoli, hanno dovuto pagare biglietti a prezzi più elevati rispetto i listini ufficiali.

«È evidente infatti che se le accuse per cui procede la magistratura dovessero trovare conferma, vi sarebbe una lesione dei diritti dei consumatori, attraverso una artificiosa alterazione del mercato dei concerti con conseguente rincaro dei prezzi al pubblico» spiega il presidente Rienzi.

«Ciò configurerebbe il diritto al risarcimento per tutti coloro che hanno acquistato biglietti sui siti secondari a prezzi maggiorati» aggiunge.

Per questo il Codacons invita tutti gli interessati ad aderire all’azione risarcitoria dell’associazione, attraverso la costituzione di parte offesa nell’inchiesta della Procura di Milano. Per farlo è possibile utilizzare il modulo pubblicato sul sito Codacons alla pagina: http://www.codacons.it/articoli/bagarinaggio_online_291965.html.

«La costituzione di parte offesa è infatti il primo passo per far valere i propri diritti e ottenere il rimborso nei confronti dei soggetti che saranno ritenuti responsabili di illeciti» conclude Rienzi.