Esordio del cartellone affidato alla compagnia di Abbati. Ieri sera, lunghi applausi per la favola della principessa austriaca.
Cosenza – Lunghi applausi, ieri sera, per l’esordio della Stagione di prosa 2016/2017 del Teatro A. Rendano. Tutto esaurito per la favola musicale “La Principessa Sissi” ispirato alla commedia musicale che i celebri film con Romy Schneider. Torna per la “Stagione Teatrale 2016/2017”, a cura de L’AltroTeatro, la compagnia di giovani artisti guidati da Corrado Abbati. Un debutto, dunque, che non ha tradito le aspettative della platea degli abbonati. Anche quest’anno, si confermano i numeri della precedente stagione. Ben 800 gli abbonati che seguiranno il cartellone ideato e diretto da “L’AltroTeatro”.
Evento patrocinato dall’amministrazione comunale di Cosenza e organizzato da un gruppo di operatori del mondo dello spettacolo locale: Enzo Noce, Giuseppe Citrigno e Gianluigi Fabiano. Sul palco del Teatro A. Rendano 14 appuntamenti all’insegna del divertimento e del puro spettacolo. Prosa, commedie e tanta musica questi gli ingredienti del cartellone de “L’AltroTeatro”.
“La Principessa Sissi”, la nuova produzione di Corrado Abbati, ha esordito ieri in prima assoluta nazionale proprio sul palco del Teatro Rendano di Cosenza. Una commedia briosa condita da tanto romanticismo. Due ore di puro piacere, travolgenti coreografie e di melodie inedite (scritte dal noto autore Alessandro Nidi e dal regista Corrado Abbati).
La commedia racconta la storia d’amore tra la Principessa Sissi e l’Imperatore Francesco Giuseppe. Max, duca in Baviera, ha due giovani figlie: Elena, detta Nenè, ed Elisabetta, detta Sissi: la prima viene designata dalla zia Sofia, madre del giovane imperatore d’Austria Francesco Giuseppe, a diventare la sposa di quest’ultimo. Francesco Giuseppe, contrariato dagli armeggi materni, non vuole dare il proprio consenso ad occhi chiusi. Sofia organizza un incontro fra Nené e il figlio in un’isolata località di villeggiatura. Il giovane imperatore è però colpito dalla grazia e dalla bellezza di Sissi, di cui ignora la vera identità, e le dichiara il suo amore. Quando Sissi viene a sapere che il viaggio intrapreso era pianificato per il fidanzamento di Nenè, non esita a rinunciare al suo amore, per non intralciare la gioia della sorella. Ma durante la grande festa nel corso della quale Francesco Giuseppe dovrà annunciare, secondo l’attesa di tutti, il proprio fidanzamento con Nené, ha luogo la grande sorpresa: l’imperatore dichiara il suo amore alla Principessa Sissi… Segue un periodo di grande turbamento, risolto alla fine dal fidanzamento di Nené con un altro bel principe e Sissi, finalmente tranquilla, potrà intraprendere un viaggio trionfale sul Danubio verso il suo sposo, che l’attende per condurla all’altare.
Gag divertenti, numeri di danza e valzer indimenticabili sono gli ingredienti di uno spettacolo vivace e dal ritmo serrato. Un allestimento che strizza l’occhio alle ambientazione della pellicola che rese celebre l’indimenticabile Romy Schneider. Corrado Abbati affronta la sfida seguendo fedelmente la storia romanzata dalle storiche pellicole. Una messa in scena patinata, i protagonisti appaiono dietro a imponenti cornici mobili. I solenni affreschi della famiglia imperiale austriaca prendono così vita e diventano i personaggi di una favola rosa. Una commedia musicale in cui spiccano le coreografie corali e i virtuosismi vocali dei protagonisti.
La Principessa Sissi è un musical piacevole e coinvolgente. Senza alcun dubbio una bella opera corale, così come nella tradizione di Abbati. I giovani interpreti della compagnia si misurano con un mostro sacro del cinema di genere. Esuberanti e dalle eccellenti doti canore, i protagonisti non tradiscono le aspettative così come la regia di Abbati (tra i maggiori interpreti italiani d’operetta) lascia grande spazio ai virtuosismi e alla loro versatilità canora. Il testo, scritto da Abbati, è divertente. Dialoghi moderni dal ritmo incalzante e che si concedono all’ironia. Un testo che strappa sorrisi pur conservando intatto lo spirito e l’ingenuità romantica dell’originale. L’umorismo vintage, come i costumi e le scene, diverte il pubblico. Le coreografie rendono omaggio ai celebri valzer di Strauss. Sostengono coerentemente questo allestimento che rende omaggio a una delle storie più amate dal pubblico.