Disponibile sul web un nuovo motore di ricerca per fare chiarezza in vista del voto
ROMA – Il referendum sulle riforme costituzionali del 4 Dicembre si avvicina e diversi italiani sono ancora indecisi se approvare o meno il nuovo testo.
Nell’elettorato molti sono anche alla ricerca di analisi approfondite sul pacchetto di riforme varate dal Governo Renzi.
A fare chiarezza arriva un motore di ricerca, on line, che consente ai cittadini di confrontare il nuovo e il vecchio testo della Carta oggetto delle modifiche.
Su www.riformacostituzione.it si possono verificare in totale autonomia le differenze tra il testo vigente e quello nuovo della Costituzione per comprendere nel dettaglio i contenuti introdotti dalla riforma. All’interno del motore di ricerca si trovano gli articoli della Costituzione oggetto della riforma, dal 48 al 137, suddivisi in paragrafi.
All’interno del portale si possono fare ricerche per parole chiave (ad es. “Senato”, “Presidente del consiglio”) o per numero di articolo (ad es. “48”). è anche possibile utilizzare dei filtri di ricerca per selezionare i paragrafi di tutti gli articoli modificati, abrogati, identici o aggiunti.
Le porzioni di testo nuove (cioè le modifiche) sono indicate in verde nella sezione Testo modificato. Sono invece in arancione le parti che vengono cancellate o modificate, nella sezione Testo vigente.
I testi sono tratti dal documento del Servizio Studi della Camera dei Deputati “La Riforma Costituzionale. Testo a fronte con la Costituzione vigente” (maggio 2016).
Il motore di ricerca è realizzato da CELI-Language Technology (https://www.celi.it/) in collaborazione ITTIG, l’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica (http://www.ittig.cnr.it/), struttura scientifica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
«Abbiamo pensato di mettere a disposizione di tutti i cittadini uno strumento di facile consultazione, che non si schiera per il Sì o per il No, ma consente alle persone di capire meglio la riforma costituzionale» spiegano Andrea Bolioli, responsabile ricerca di CELI, e Pietro Mercatali, dirigente di ricerca del CNR.