Incendi Israele: l’Italia manda due Canadair in aiuto


Nel Paese mediorientale è emergenza: 80mila roghi in quattro giorni

Israele ha chiesto aiuto ad altri Paesi per gestire l'emergenza incendi
Israele ha chiesto aiuto ad altri Paesi per gestire l’emergenza incendi

ROMA – È ancora emergenza in diverse zone di Israele per gli incendi che imperversano da quattro giorni in numerose aree.

La situazione resta critica in particolare ad Haifa, dove centinaia di persone sono state evacuate per le fiamme che hanno raggiunto le abitazioni.

Gli incendi si sono estesi anche alla periferia di Gerusalemme ma si registrano criticità da Nord a Sud di Israele.

Enormi i disagi alla viabilità, con diverse strade interrotte, mentre nelle aree rurali molte case sono state distrutte dalle fiamme.

Al momento non si registrano vittime, mentre almeno cento persone sono state soccorse dal personale sanitario per intossicazione.

Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ha parlato di atti terroristici riferendosi agli oltre 80mila roghi in appena 96 ore.

Una cifra impressionante, che ha costretto Israele a richiedere l’aiuto di altri Paesi per gestire l’emergenza. Diversi Paesi, tra cui Cipro, Grecia, Croazia, Russia, Stati Uniti e Francia, hanno inviato mezzi di soccorso.

Anche l’Italia, su richiesta del Governo di Israele, sta contribuendo con due velivoli Canadair CL 415 dei Vigili del Fuoco partiti ieri da Ciampino e Lamezia Terme.

I due mezzi aerei opereranno a supporto delle operazioni di spegnimento dei roghi in alcune zone a sud di Gerusalemme e dell’alta Galilea.

I due velivoli italiani, in accordo con le autorità locali, sono schierati all’aeroporto Hatzor Air Force Base, 40 Km a sud di Tel Aviv.

In tutto sono operativi 8 piloti, 4 tecnici ed un ufficiale di collegamento del Dipartimento della Protezione Civile.

Le spese sul territorio estero saranno coperte dal governo israeliano. L’attività antincendio in Israele è gestita dall’Aeronautica Militare.